cultura

'Fotografia sperimentale in Europa tra le due guerre' fino al 21 maggio
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Un nuovo spazio espositivo viene inaugurato il 21 marzo con la mostra 'Fotografia sperimentale in Europa tra le due guerre' curata da Giovanni Battista Martini: è quello al primo piano di palazzo Grillo, in piazza delle Vigne (ingresso da vico alla Chiesa delle Vigne 18r), uno dei più affascinanti palazzi cinquecenteschi genovesi. L'esposizione, a cura di Giovanni Battista Martini, approfondisce l'uso del medium fotografico come paradigma di modernità.

Le opere degli artisti in mostra sanciscono la presa di coscienza di nuovi codici espressivi della fotografia, affermandone definitivamente l'autonomia rispetto alla pittura e sovvertendo il ruolo meramente descrittivo e documentaristico del mezzo fotografico Il percorso espositivo si sviluppa attraverso le opere di artisti francesi, olandesi, tedeschi, polacchi, italiani, ungheresi, appartenenti alle diverse aree dell'avanguardia come il costruttivismo, il Bauhaus, il Futurismo, il Surrealismo e il Dadaismo.

Hans Bellmer, Mieczyslaw Berman, Janusz Maria Brzeski, Cesar Domela, Lux Feininger, Hans Finsler, Gelindo Furlan, Heinz Hajek Halke, Florence Henri, Hannah Höch, Otto Hofmann, Georges Hugnet,Vilmos Huszàr, Edmund Kesting, László Moholy-Nagy, Bruno Munari, Man Ray, Franz Roh, Luigi Veronesi, Dorothy Weyl, Piet Zwart: oltre cinquanta opere tra fotografie, fotomontaggi e fotocollage documentano come il nuovo linguaggio abbia rivoluzionato e proposto una 'Nuova Visione' della realtà.

Le diverse interpretazioni degli artisti si confrontano, dalla geometrizzazione delle forme di nature morte, ritratti e oggetti di uso quotidiano, all'uso della sola luce per realizzare fotogrammi completamente astratti, all'immagine realizzata con la tecnica del fotomontaggio come feroce satira del potere. La mostra resterà aperta dal 22 marzo al 21 maggio, da mercoledì a domenica dalle ore 16 alle ore 20.