politica

"Se mi diranno di no farò un passo indietro"
1 minuto e 31 secondi di lettura
 L'ex direttrice del Festival della Scienza di Genova, Manuela Arata, si è auto candidata a sindaco della città, per la coalizione di centrosinistra. Lo ha annunciato lei stessa in una conferenza stampa.

"La mia non è una candidatura contro è una candidatura 'per'. Il Pd, a cui sono iscritta, ha deciso di non fare le primarie, e posso anche essere d'accordo, ma penso che all'interno della coalizione ci debba essere un confronto democratico. Gli organismi di partito devono sentire tutti i candidati, devono fare delle audizioni. Io sono andata a tutte le riunioni e non ho mai avuto la possibilità di parlare, di proporre la mia idea di programma per il rinnovamento della città", spiega.

Con questa auto candidatura, sostenuta da oltre 200 firme che rappresentano il 'Laboratorio per il futuro della città", Manuela Arata vuole proporre al centrosinistra la sua idea di programma, ma se la sinistra le dirà di no farà un passo indietro.

"Però mi devono dire il perché.
Non faremo una lista civica, perché non abbiamo le possibilità. Il nostro è un laboratorio nato un anno fa, a cui hanno aderito persone delle società civile che hanno creduto in questo progetto per la realizzazione di un percorso per affrontare i temi e i problemi della città. Dobbiamo farla ripartire. A Genova vi è tanta voglia di partecipazione condivisa", sottolinea Arata.

Lo slogan di Manuela Arata è "Far ripartire Genova"
e al centro del programma ci sono lavoro e infrastrutture. "Abbiamo deciso di proporre a tutte le forze politiche del centrosinistra e disposte a mettersi in gioco un percorso di programmazione strategica comune attorno alla candidatura di Manuela Arata", spiegano gli aderenti al 'Laboratorio per il futuro della città'.