Roberto Levaggi si ricandida per il secondo mandato a sindaco di Chiavari, sciogliendo la riserva anche se la sua ricandidatura era nell'aria già da settimane. "Mi ripresento agli elettori - ha detto il sindaco uscente - dopo una lunga riflessione personale e con i miei più stretti collaboratori. Ho intenzione di proseguire con un secondo mandato, se i cittadini lo vorranno, soprattutto perché voglio portare a termine i tanti progetti iniziati in questi cinque anni". Levaggi ha fatto riferimento anzitutto alla messa in sicurezza dal rischio idrogeologico: "Dobbiamo lavorare - ha spiegato - per scongiurare i rischi alluvionali, mettendo in sicurezza l'Entella ma soprattutto il torrente Rupinaro. Abbiamo iniziato con la ricostruzione di due ponti a campata unica, con il rifacimento di alcuni argini e ora contiamo di andare avanti, insieme alla Regione e all'Unione Europea, con lavori per 12 milioni di euro". Tra i tanti temi toccati quello dei migranti: "Noi non siamo razzisti. Capiamo bene che milioni di persone scappano dalle guerre e hanno bisogno di aiuto. Ma siamo contro gli Sprar perché non è giusto che il governo e le Prefetture scarichino tutte le responsabilità sui Comuni, che hanno già il loro lavoro enorme con i cittadini che lavorano e pagano le tasse qui, magari anche da generazioni. Serve una maggiore chiarezza e una migliore organizzazione. Cito parole di Papa Francesco, non mie". Nessuno spunto, per il momento, sulle liste e sulle possibili alleanze. "Chiaramente, il modello a cui ci ispiriamo è quello che governa attualmente la Regione Liguria, ovvero con tutto il centrodestra unito, che considero l'unico modello vincente", ha concluso
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