
Si tratta di un algerino 34enne, irregolare, già noto come spacciatore in centro storico. Gli agenti lo hanno rintracciato in via Carbone, a Oregina, dove lo avevano notato nascondersi in un'aiuola. Subito dopo ha preso un involucro dallat asca e lo ha lanciato sotto un'auto parcheggiata. I poliziotti lo hanno recuperato e dentro hanno trovato 14 pacchetti di eroina per un peso complessivo di 250 grammi. Il pusher, bloccato e sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di € 350 in banconote di vario taglio e vari cellulari. Ora gli inquirenti lavorano per ricostruire la rete di spaccio in cui era inserito.
In vico del Pozzo, invece, gli agenti hanno notato tre persone, due uomini e una donna, e si sono avvicinati per identificarli. Uno degli uomini è stato notato mentre nascondeva in bocca un involucro di colore celeste, per poi ingerirlo. Alla richiesta di spiegazioni si è alterato e si è scagliato contro un poliziotto, costringendo anche gli altri operatori ad intervenire per cercare di calmarlo. Tutto inutile: l'uomo ha preso a tirare pugni alla cieca agli agenti, mandandone uno all'ospedale.
Approfittando della situazione il secondo uomo è fuggito, mentre la donna, una cittadina lituana di 27 anni, pregiudicata, moglie del senegalese, è intervenuta in aiuto al marito, tentando di mettersi in mezzo per farlo scappare. Gli operatori sono comunque riusciti a condurre i due alle autovettura di servizio per accompagnarli in Questura. Il 29enne è stato poi accompagnato in ospedale e sottoposto ad esami che hanno accertato la presenza nello stomaco e nell’intestino di 2 corpi estranei.
L’uomo è stato arrestato per i reati di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, la donna è stata denunciata per il reato di favoreggiamento personale. Fissato il processo per direttissima.
IL COMMENTO
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