Approvata dalla giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale all'Agricoltura Stefano Mai, l'apertura del bando Psr 2014-2020 dedicato all'indennizzo per il 2017 delle imprese collocate nelle zone svantaggiate e montane. La misura ha una dotazione finanziaria complessiva per il triennio 2017-2020 di circa 23 milioni di euro. "Questa misura - spiega l'assessore Mai - riconosce un'indennità compensativa per incentivare a mantenere e sviluppare l'attività di quelle imprese agricole che si trovano in zone soggette a vincoli naturali, in particolare zone di montagna.
Le indennità compensano i costi aggiuntivi e il mancato guadagno conseguenti alla particolare collocazione delle aziende agricole". Le indennità variano secondo la produzione e la zona. Fino ai 10 ettari: 500 euro a ettaro per l'arboricoltura intensiva specializzata, 400 per sistemi agricoli dei seminativi, 350 per arboricoltura estensiva; fino ai 20 ettari, 250 euro a ettaro per il sistema agricolo zootecnico-foraggero. "Gli indennizzi servono a sostenere chi fa agricoltura in un certo senso 'coraggiosa' e contribuisce col proprio lavoro a difendere anche il territorio dai rischi dello spopolamento e del dissesto idrogeologico" ha dichiarato l'assessore Mai.
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Agricoltura, dalla Regione 23 milioni per le imprese in zone svantaggiate
Le indennità variano secondo la produzione e la zona
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