Resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lancio di oggetti, accensioni pericolose, volti coperti e materiale atto a offendere. Sono nuumerose le accuse contestate agli otto manifestanti identificati e denunciati dalla Digos dopo gli scontri a Sturla dell'11 febbraio, quando in via Orlando si è tenuto il convegno dell'ultradestra europea, a Genova. A dare il via agli scontri era stato il passaggio di un'ambulanza proprio in mezzo al presidio degli antifascisti, che aveva costretto ad aprire il cordone di Polizia che sbarrava via Caprera. Un gruppo di manifestanti - "fra cui anche elementi riferibili alla tifoseria organizzata genoana", scrive la Digos - si erano messi in testa al corteo per fronteggiare le forze dell'ordine con caschi, cappucci e cinghie. Prima il lancio di bottiglie e bombe carta, poi il tentativo di sfondamento arginato da una breve carica di alleggerimento.
Uno di loro è stato denunciato anche per aver acceso un fuoco d'artificio durante Genoa-Roma dello scorso 8 gennaio. Per lui è scattato il Daspo. La Digos fa sapere che proseguono le indagini per identificare altri responsabili dei reati contestati.
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