La tragica storia del ragazzo morto suicida a Lavagna perché trovato in possesso di 10 grammi di hashish irrompe nell'aula del Senato. A introdurre il tema è, negli interventi di fine seduta, il senatore M5S Lello Ciampolillo che accusa le forze politiche di "ipocrisia" per non aver "detto neanche una parola" sul fatto che un giovane si sia tolto la vita per una cosa del genere, soprattutto "quando la cannabis, nonostante quello che dice il ministro Lorenzin, viene venduta in farmacia e viene usata per curare malattie anche gravi, non provocando affatto dipendenza".Diametralmente opposta la reazione del senatore di "Idea" Carlo Giovanardi che invece stigmatizza l'uso della cannabis affermando che "prova danni gravi" e "crea dipendenza" tra i giovani, difendendo la madre del sedicenne che aveva denunciato il figlio alla Gdf. "Le sue parole dovrebbero essere fatte arrivare nelle scuole", osserva il parlamentare di "Idea".
"Chiedo ufficialmente che le dichiarazioni di Giovanardi sugli effetti gravi e irreversibili della cannabis vengano dimostrate in Aula sulla base di dati scientifici", conclude Maurizio Buccarella.
"Il discorso della mamma di Lavagna pronunciato durante i funerali del figlio rappresenta un manifesto contro la droga e a favore della vita. Per questo trovo francamente squallido il tentativo di Roberto Saviano di strumentalizzare questa tragedia e il suicidio di un ragazzo di 16 anni per sostenere la legalizzazione delle droghe leggere. L'Italia migliore che ama la vita, la famiglia e il benessere dei suoi giovani si riconosce nelle parole della mamma di Lavagna, non nei sermoni di Saviano e dei cattivi maestri radical chic". Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
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