Palloncini bianchi e azzurri, i colori del Napoli, sono stati fatti volare per l'ultimo saluto a Gennaro Canfora, lo studente spezzino di 25 anni morto ieri per una meningite meningococcica (la tipizzazione è ancora in corso). I funerali sono stati celebrati dopo l'espianto degli organi donati per volontà della famiglia. La chiesa di Nostra Signora della Salute in piazza Brin, alla Spezia, era gremita per le esequie dello studente e barista che venerdì era stato ricoverato d'urgenza all'ospedale Sant'Andrea. Tantissimi ragazzi, i colleghi del pub in cui lavorava, e poi i colleghi del padre, sottufficiale palombaro al Comsubin, gli amici di Napoli - la famiglia è originaria della Campania - si sono stretti intorno ai genitori, al fratello e alla sorella di Gennaro.
Gli amici hanno indossato anche una maglietta bianca sulla quale hanno dipinto il Vesuvio mentre sul retro hanno scritto 'Genna' e il numero 10. Sulla bara bianca due maglie del Napoli, la squadra del cuore. Stamani sono stati espiantati cuore, reni, polmoni, fegato, pancreas. L'operazione è finita intorno all'una.
Il cuore di Gennaro, come ha ricordato anche il parroco don Francesco Vannini, "pulsa già nel corpo di altri". Stamani il trasferimento dell'organo in elicottero all'ospedale delle Molinette di Torino. Gli altri organi sono stati trasportati in altri centri del nord Italia
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