cronaca

Tensione in città, il Prefetto interpella il Viminale
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 Nuovo allarme bomba a Genova, ancora una volta risultato falso, nel palazzo che ospita il Mercato Orientale e soprattutto l'appartamento al civico 11 dov'è alloggiato un gruppo di profughi. Potrebbe essere proprio questo l'obiettivo sensibile in base alla telefonata arrivata alla Polizia che ha fatto scattare l'intervento. Una voce anonima, con dichiarazioni di chiaro stampo razzista, che avrebbe rivendicato l'appartenza a un gruppo non ben precisato di estrema destra.

L'allarme è scatto intorno alle 7.30.
Sul posto volanti della Polizia, il nucleo artificieri, un paio di ambulanze e i vigili del fuoco. La polizia locale ha transennato tutto il marciapiede dal civico 11 fino a dopo il mercato orientale, compresa la fermata dell'autobus con qualche disagio per i pedoni. Il mercato è stato evacuato. Verso le 9.45, dopo le prime bonifiche, l'allarme è rientrato e tutti sono tornati alle proprie attività, anche se le indagini della Polizia proseguono con l'aiuto delle unità cinofile.

I migranti di via Venti Settembre sono stati oggetto di numerose polemiche
e proteste da parte dei residenti della zona. Ma l'episodio, secondo gli inquirenti, si può collegare a un fatto più recente: il convegno delle ultradestre europee in programma a Genova per l'11 febbraio, che ha scatenato una forte opposizione in città.

Le forze dell'ordine temono altri allarmi per i prossimi giorni. Rimane alta la tensione in attesa che arrivi una decisione da parte del Prefetto. La riunione potrebbe essere vietata. Il presidente Toti ha già scritto chiedendo di valutare i problemi di ordine pubblico, mentre il sindaco Doria ha invitato a scendere in piazza con una contro-manifestazione antifascista.

IL PREFETTO CHIAMA IL VIMINALE -
 Il Prefetto di Genova in un incontro con i parlamentari Pd Mario Tullo, Lorenzo Basso, Mara Carocci e Stefano Quaranta (Sinistra Italiana) si è impegnata a relazionare al ministro dell'Interno Marco Minniti sui rischi per l'ordine pubblico, cosa questa che potrebbe indicare uno 'stop' per motivi di sicurezza. E l'evento, secondo indiscrezioni, potrebbe essere spostato fuori Liguria.

"Abbiamo manifestato al Prefetto le nostre preoccupazioni su un'adunata non di destra ma di una destra neonazista - hanno detto i parlamentari Pd Mario Tullo, Lorenzo Basso, Mara Carocci con Stefano Quaranta di Sinistra Italiana - che sarebbe inaccettabile e un'offesa per la città. Il Prefetto già sensibilizzata sul rischio a seguito delle reazioni dell'Anpi, dei sindacati e dell'intera città ci ha ribadito che troverà il modo di comunicare la preoccupazione al Ministro dell'Interno Marco Minniti per decidere cosa fare".