Sono stati condannati i due fratelli gemelli, figli di un funzionario del tribunale di Genova, arrestati lo scorso aprile con l'accusa di estorsione e detenzione di stupefacenti. Il gup Maria Teresa Rubini ha stabilito cinque anni di carcere per uno dei due e tre anni e quattro mesi per l'altro. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, coordinati dai pm Fedirico Manotti e Alberto Landolfi, i due fratelli avrebbero minacciato di morte un ragazzo di 22 anni per un debito di droga da 20 mila euro per la fornitura di due chili di marijuana.L'inchiesta, nata grazie alle rivelazioni della vittima dell'estorsione, vede indagate dieci persone, tra cui un minorenne. Gli investigatori hanno scoperto un giro di piccoli spacciatori della Genova bene che smerciava circa mezzo chilo di droga ogni due settimane. In casa dei due gemelli, i militari avevano trovato circa 400 grammi di erba e circa 50 grammi di cocaina e la scatola del dissuasore elettrico che i due avevano usato per minacciare la vittima.
Secondo l'accusa, il giorno del primo episodio di minacce nei confronti della vittima, i due fratelli si erano presentati all'appantamento dato al cliente in un box, armati di un dissuasore elettrico e di un paio di pinze per rendere più efficaci le intimidazioni. "Ti taglio un dito e ti stupro la fidanzata" ha detto secondo l'accusa, "so dove abitano tua madre e tuo padre, li vado a cercare" e, ancora, "ti taglio le p..., ti infilo un bastone nel ..." avrebbe detto alla vittima. Minacce che erano state reiterate anche nei giorni successivi tramite Whatsapp.
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