Hanno fatto un blitz all'alba per cercare di mettere gli striscioni con scritto "No alle fonti fossili" sulla banchina del Terminal Carbone, sotto la Lanterna di Genova ma, non appena hanno tirato fuori gli striscioni sono stati bloccati dalle Autorità e identificati. Si è conclusa così la protesta di una decina di attivisti delle associazioni ambientaliste che hanno protestato in concomitanza dell'arrivo della nave Sider Tis che trasportava circa tremila tonnellate di carbone destinate ad alimentare la centrale elettrica di Genova.
La riaccensione dell'impianto, in via temporanea, per alcuni mesi, era stato deciso per rispondere alla richiesta di energia arrivata dalla Francia che, in questo momento, a causa della manutenzione di alcune delle sue centrali nucleari, ha la necessità di approvvigionarsi dai paesi vicini. Già nelle scorse settimane era atteso l'arrivo del carbone e gli ambientalisti avevano protestato nel piazzale davanti ala sede della Compagnia Unica.
La nave, però, si era fermata ad Ancona, dove aveva scaricato il carbone. Gli ambientalisti genovesi contestano il fatto che la riapertura della centrale non porterebbe nessun vantaggio ai cittadini e vanificherebbe 20 anni di lotta per la dismissione dell'impianto. Gli ambientalisti chiedono l'impegno delle istituzioni perché si possa bloccare questo percorso. Enel nei giorni scorsi ha confermato la dismissione della centrale sottolineando che la riapertura è solo temponarea e per un breve periodo.
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