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Braccio di ferro congli operatori sulla nuova location
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Come buttare benzina sul fuoco quando le fiamme sono ancora alte. La reazione del sindaco Marco Doria alle proteste degli operatori ittici alle prese con la magagna del nuovo mercato del pesce è quella di un incendiario. "Quando si entra in una nuova struttura bisogna avere la pazienza e la volontà, soprattutto, di fare una fase di rodaggio in cui si tenta di farla funzionare al meglio. Questo non è stato e lo ritengo sbagliato, non motivato e pretestuoso", ha ribadito il primo cittadino.

Una delle accuse su cui si muove la protesta a Cà de Pitta è la mancanza di posteggi. Secca la replica di Doria. "A piazza Cavour dove erano i parcheggi?. Non c'erano, c'era un parcheggio selvaggio per cui chi parcheggiava prima parcheggiava, e gli altri posteggiavano sempre più lontani senza il minimo rispetto del codice della strada. In questo caso il mercato ha 80 posti destinati ai dettaglianti dentro il piazzale più i posteggi destinati ai grossisti".

Il sindaco però evita di citare il numero delle richieste: almeno 120 posti per altrettanti furgoni. Un'offerta carente quindi del 33%, mica bazzecole. Almeno una chiacchierata preliminare con chi ogni giorno ci lavora avrebbe evitato una crisi che sembra senza via di sbocco. Doria però la butta sulla "tolleranza e intelligenza della polizia municipale per fare in modo che gli altri possano accumularsi fuori in attesa di entrare". Ma i vigili non dovrebbero far rispettare la legge anziché voltarsi dall'altra parte come chiede il sindaco in persona?

Sulla possibilità di un ritorno a piazza Cavour, Doria non transige. "Il mercato non è più agibile. Non lo dico io, lo dice la Asl. Lo dicono le regole da rispettare di igiene e impiantistica. A Cà de Pitta c'e' il cosiddetto bollo Ce per un mercato ittico", ha concluso in modo perentorio. I conti però si fanno sempre con l'oste e non si riesce a capire come, chi ha pensato e valutato la struttura, non abbia tenuto conto (minimamente) delle necessità degli operatori che pagano un canone fino a nove volte superiore rispetto ai colleghi di Milano.

Intanto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, con gli assessori Rixi e Mai, ha incontrato gli operatori del mercato ittico. Nel corso della riunione, la Regione ha preso atto dello stato di grave disagio e agitazione che vive il settore a seguito dello spostamento del sito di vendita. "Nelle prossime ore - scrive la Regione - si lavorerà per individuare le forme e i contenuti di ogni possibile azione utile al superamento del momento di crisi che sta vivendo un settore strategico del commercio all'ingrosso della Liguria.

Incontro anche in Comune a Palazzo Tursi
con l’assessore allo sviluppo economico, il direttore generale del Comune di Genova e i rappresentanti dei grossisti e dei dettaglianti. È stato deciso di svolgere martedì prossimo alle ore 15 una prova di funzionamento per verificare la piena operatività della nuova struttura.