cronaca

Scavavano tunnel per cogliere i dipendenti di sorpresa
1 minuto e 20 secondi di lettura
Oltre 36 anni anni di carcere per la banda del buco, la gang di rapinatori laziali che rapinavano banche mascherati da Chaplin e Marx. E' quanto ha chiesto il pm Federico Manotti nel corsod el processo con rito abbreviato davanti al gup Massimo Cusatti. In particolare il pm ha chiesto la condanna a 10 anni e due mesi per Giuseppe Campo, 59 anni di Roma; 10 anni per Massimo Russo, 59 anni romano; otto anni per Colombo Pizzuti, 51 anni di Ceccano (Frosinone) e otto anni e due mesi per Antonio Colagrossi, 57 anni di Frascati.

I quattro erano stati arrestati dai carabinieri a ottobre 2015 dopo mesi di indagini. Secondo quanto ricostruito, i rapinatori trasfertisti studiavano le banche da colpire, con sopralluoghi e poi scavavano tunnel e buchi per entrare in banca e cogliere di sorpresa i dipendenti. L'azione dei quattro era sempre aiutata da un palo e le comunicazioni avvenivano attraverso auricolare. Durante un colpo uno di questi era stato perso e da qui erano partite le indagini.

La banda faceva irruzione, puntavano le pistole al direttore e ai dipendenti e li rinchiudevano in una stanza. Appena si aprivano le porte degli armadi blindati arraffavano i contanti e sparivano di nuovo dal buco. A Genova la banda aveva colpito la banca Carige di via Renata Bianchi, dove avevano portato via 60 mila euro, la banca Popolare di Chiavari, in via Torti, e la banca Regionale europea di corso Torino, dove, in entrambi i casi, i colpi avevano fruttato 30 mila euro. Gli investigatori erano riusciti a bloccarli mentre progettavano un colpo alla banca Carige di Desio, in Lombardia. La sentenza è prevista per i primi di febbraio.