cronaca

Bilancio dei Carabinieri: aumentano le frodi informatiche
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Il numero ufficiale delle truffe in casa è lievemente diminuito, ma rimane comunque alto ed è una delle piaghe più gravi di una città anziana come Genova con una percentuale di pensionati fra le più alte d'Italia. E i truffatori porta a porta raramente vengono vengono arrestati.

È uno degli aspetti che trapelano dal bilancio 2016 dei carabinieri del comando provinciale di Genova presentato dal comandante provinciale di Genova Riccardo Sciuto, insediatosi a forte San Giuliano nell'ottobre scorso e che ha tenuto a ringraziare per il lavoro svolto gli uomini delle 51 stazioni della provincia e dei vari reparti di specializzazioni.

Scorrendo i numeri del bilancio si legge che le truffe in danno contro gli anziani sono passate da 383 a 315 con un calo del 17,8%. Pochissimi invece i truffatori arrestati, come ha ammesso lo stesso comandante Sciuto, che ha spiegato come individuare gli autori delle truffe è difficile perchè le vittime spesso non sono in grado di contribuire alle indagini. Per truffare i ladri si spacciano soprattutto per tecnici del gas ed avvocati.

Fra i reati in aumento a Genova ci sono le frodi e le truffe informatiche: nel 2015 ne sono state consumate 1596 (306 scoperte), l'anno scorso 1957 (scoperte 381). I furti sono in diminuzione del 13%: nel 2015 ne sono avvenuti 17.163, nel 2016 14.823. I ladri scoperti sono stati 799 due anni fa e 726 l'anno scorso. La maggior parte dei furti sono borseggi (3481) seguiti da quelli in abitazione (1915) quindi i colpi su auto e moto (1641).

Aumentata la droga sequestrata dai carabinieri: 78,5 chili nel 2015; ben 379,6 l'anno scorso, con aumento di arresti e denunce. Lo stupefacente più frequentemente sequestrato è l'hashish (315 kg) e la marijuana (58 kg). Solo poche volte (13kg) sono stati sequestrati eroina e altri stupefacenti pesanti, 1,6 i chili di cocaina recuperati. Aumentano però del 607% anche gli assuntori identificati: passati da 290 nel 2015 a 466, spesso sono ragazzi che fumano spinelli. Il 37,8% degli spacciatori arrestati o denunciati sono italiani. Seguono i marocchini (8,3%) i senegalesi (7%) ed ecuadoriani e albanesi (4%).