cronaca

Processo fissato per il 12 aprile
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 Il gup di Savona Maurizio Picozzi ha rinviato a giudizio due sacerdoti e la presidente del centro di ascolto della diocesi di Savona accusati di appropriazione indebita di oltre un milione di euro dalle casse della Caritas diocesana di Albenga. Sono don Carmelo Licciardello, parroco di Dolcedo ed ex a Ceriale, don Luciano Rosso prete a Loano ed ex direttore della Caritas diocesana di Imperia e Albenga e Antonella Bellissimo. Il processo è fissato al 12 aprile.


La diocesi di Albenga e Imperia guidata dal Vescovo Guglielmo Borghetti si costituirà parte civile assistita dall'avvocato Nicola Ditta. Don Rosso e la Bellissimo avrebbero, sottratto alla Caritas un milione e 100 mila euro effettuando più prelievi in banca. Le indagini riguardano il periodo dal 2005 al 2012. Secondo la Guardia di finanza don Licciardello si sarebbe appropriato di circa 78 mila euro destinati ad una associazione che gestisce le adozioni a distanza. Per questo è indagato anche don Rosso, accusato anche di malversazione di denaro e distrazione di beni pubblici nei confronti della Regione Liguria: avrebbe ottenuto 32 mila euro per acquistare un furgone e 180 mila euro per ristrutturare il complesso di Sant'Agostino di Loano non avvenuto.

Don Licciardello è anche accusato, in un altro procedimento, di circonvenzione di incapace nei confronti di un'anziana parrocchiana quando era a Ceriale: il processo è previsto il 16 febbraio.