cronaca

I documenti finiti nelle mani degli 007
35 secondi di lettura
 A commissionare la raccolta di informazioni che ha portato all'ultimo dossier scandalo su Donald Trump, e' stato un ricco finanziatore repubblicano fortemente contrario all'ascesa del tycoon alla Casa Bianca.


Lo scrive il New York Times, spiegando che nel settembre 2015 questa persona influente - di cui non viene rivelato il nome - fu la prima a incaricare un'impresa di ricerca di Washington, la Fusion Gps, guidata da un ex giornalista del Wall Street Journal, Glenn Simpson. Obiettivo: raccogliere prove compromettenti contro Trump. Simpson a sua volta assunse l'ex spia britannica Cristopher Steele, una vita nell'M16, che gestisce una società privata di intelligence a Londra e che ha compilato materialmente il dossier finito nelle mani dell'Fbi e degli 007 Usa.