salute e medicina

Pochi posti letto? Il presidente: "Una psicosi"
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"Abbiamo avuto alcuni momenti difficili, un picco influenzale serio, quando c'è un'epidemia importante è ovvio che gli ospedali vivano un momento particolare, uno stress test, lo definirebbe la Bce, lo stress test l'abbiamo superato, qualche paziente ha aspettato alcune ore in più, ma tutti sono stati curati bene".

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stamani a Genova in visita nei reparti e al pronto soccorso dell'ospedale San Martino fa il punto sull'epidemia influenzale che ha colpito la Liguria. "Sono qui per fare il punto della situazione e concordare interventi urgenti e improcrastinabili per migliorare il servizio ai cittadini - spiega - Non vorrei che si spargesse la psicosi dell'assenza dei posti in rianimazione od altri voli pindarici e notizie di fantasia, perché nessun paziente che ha bisogno della rianimazione resterà senza rianimazione in Liguria, chi ha avuto bisogno di cure non è rimasto né senza letto né senza cure".

Oltre 4 mila persone, secondo quanto ha riferito la vicepresidente e assessore alla sanità Sonia Viale, hanno gravitato nelle strutture di pronto soccorso nel ponte dell'Epifania. "Un grande sforzo, ma il sistema ha retto bene - ha spiegato - ora dobbiamo mettere a regime le misure straordinarie adottate". E cioè l'apertura degli ambulatori nel fine settimana, frutto di un accordo coi medici di famiglia, raddoppiare la Guardia Medica nei momenti di picco e gli incentivi al personale. 

AMBULATORI APERTI SABATO -  Anche il 14 gennaio rimarranno aperti alcuni studi medici. "I dati relativi all’affluenza nei 13 studi medici tenuti aperti sabato 7 gennaio, sempre dalle 9.30 alle 12.30, ci dicono che i cittadini hanno apprezzato il nostro impegno: i pazienti visitati sono stati 147, quasi la metà dei quali con sintomi influenzali. L’apertura degli studi medici ha consentito un afflusso più appropriato nei Pronto Soccorso del territorio: l’auspicio è che accada lo stesso anche sabato 14", precisa Sonia Viale. Scarica la lista degli ambulatori aperti

"Il San Martino è una grande eccellenza sanitaria che può competere con i giganti della Lombardia e del Piemonte, - dichiara Toti - perché abbiamo le carte per farlo ma nessuna timidezza nel rendersi conto delle cose che non vanno e nel porvi rimedio". 

LA CGIL: PANNICELLI CALDI - "Dura ormai da settimane il super affollamento nei pronto soccorsi ospedalieri in Liguria. Da una parte gravi disagi agli ammalati, costretti a sostare per lunghi periodi sulle barelle per la grave carenza di posti letto, e dall'altra gli operatori, sempre più ridotti nel numero a causa del blocco delle assunzioni e costretti a ritmi di lavoro stressanti".

Lo affermano Igor Magni e Eugenio Leri della Cgil Liguria secondo i quali "non possono bastare i 'pannicelli caldi' tirati fuori in piena emergenza dalla Regione, come quelli di allungare l'apertura al sabato (e la domenica e i notturni?) degli ambulatori dei medici di base o l'apertura temporanea di alcuni posti letto di unità di crisi negli ospedali di maggior affollamento".

Secondo i due sindacalisti "altre sono le soluzioni: dal potenziamento delle campagne vaccinali a quello dei servizi territoriali (case della salute, ospedali di distretto) dove organizzare moduli assistenziali H24 (da anni chiediamo l'avvio almeno delle sperimentazioni) coinvolgendo aggregazioni di medici di base, di continuità assistenziale, specialisti, infermieri, tecnici di radiologia ecc; potenziare l'assistenza domiciliare dei medici di base degli infermieri e degli operatori socio sanitari allo scopo di garantire la continuità assistenziale in particolar modo ai malati cronici ed anziani molto spesso soli".