cronaca

Operazione dei carabinieri di Savona
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Matrimonio fittizio con sposa compiacente, cerimonia con testimoni falsi e il gioco per arrivare al permesso di soggiorno definitivo era fatto per la 'modica' cifra di 12mila euro.

Il business illegale è stato scoperto dai carabinieri del comando provinciale di Savona che hanno così sgominato un'organizzazione che proponeva ad extracomunitari il pacchetto completo.

La banda si occupava anche del costo del viaggio, delle pubblicazioni e addirittura del fotografo. Tutto questo consentiva così allo straniero l'ottenimento del permesso di soggiorno definitivo e quindi la libera circolazione non solo nel territorio nazionale italiano ma anche la possibilità di circolare tra i vari paesi europei.

Sono quindici complessivamente gli arresti compiuti per un'operazione
estesa anche ad altre regioni tra cui Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, e Calabria. Le accuse, a vario titolo, sono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, violazione della Bossi-Fini e induzione al falso ideologico.

Tutto è partito da alcuni matrimoni sospetti segnalati in alcuni comuni savonesi. Quindici in totale le ordinanze di custodia cautelare. In carcere i cinque organizzatori, tutti maghrebini: Said Assouli, 46 anni, Hamid Tarik (36), Hatim Elasraoui (35) Kadijia Nasser (48) titolare di un'agenzia di viaggi di Albenga oggi sequestrata e collaboratrice della Procura come interprete e l'italiano Luigi Accattatis, 51 anni che oltre a far parte dell' organizzazione ha anche svolto il ruolo di 'sposo' per una donna marocchina.

Le 'spose', nove italiane e una polacca cittadina italiana di età compresa tra i 20 e i 47 anni, sono ai domiciliari. 13 le persone indagate a piede libero. A tradire la banda una 'svista': una donna ha presentato in Comune a Savona una prima pubblicazione nella quale risultava intenzionata a sposare uno straniero e due giorni dopo ne ha presentata una nuova con il nome di un altro uomo. Da lì è nata l'operazione conclusa stamani 30 con un blitz in alcuni Comuni della provincia savonese e a Varese, Casale Monferrato e Mirandola (Modena), svolto con l'ausilio del Nucleo Elicotteristi e di quello Cinofilo.