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Da 3-1 a 3-4 in venti minuti, inutili i gol di Simeone e Ninkovic
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Serata incredibile a Marassi. Un Genoa discontinuo e fuori controllo si fa rimontare dal Palermo tre gol in venti minuti passando dal 3-1 al 3-4. Una partita che sembrava già risolta, contro una formazione di scarsa qualità ma grande coraggio, tanto da riuscire nell'impresa di ribaltare il risultato. Simeone sblocca in avvio, pareggia il palermo con Quaison prima del riposo. I rossoblù, privi di Rincon e Veloso infortunato, sono fragilissimi a centrocampo. Nonostante tutto Simeone raddoppia e Ninkovic triplica. Sembra il gran finale, ma il Palermo accorcia subito con Goldaniga. All'87' arriva il pari di Rispoli, poi Trajkovski gela il Ferraris. Incisive anche due decisioni arbitrali negli ultimi minuti. 

Il Grifone passa subito in vantaggio grazie all'ottimo suggerimento di Rigoni che pesca il Cholito in posizione regolare. 1-0 facile, un Genoa così può tranquillamente asfaltare il Palermo. Si combatte su ogni palla, ma è il Grifone a tenere le redini. Al 10' clamorosa occasione per Simeone servito da Laxalt, la semirovesciata sottoporta è un'impresa che non gli riesce. È solo Genoa: al 18' annullato giustamente un autogol di Posavec per fuorigioco di Rigoni. Ma dal 20' in poi la formazione di casa perde via via lucidità e lascia spazio al Palermo. Al 28' Veloso è costretto a uscire in barella per un infortunio alla coscia. Juric inaugura un inedito centrocampo Ntcham-Cofie che resterà a lungo negli incubi dei tifosi. Il caos regna sovrano e i siciliani, dopo un paio di occasioni limpide, arrivano al pari grazie a un errore di Cofie: Quaison in area sembra Messi, dribbla tutti e infila Perin per l'1-1. Genoa scottato ma ancora in partita. 

E infatti il secondo tempo vede i ragazzi di Juric crescere di nuovo. A parte l'episodio di Nestorovski che si divora il vantaggio servito direttamente da Munoz. Al 12' gran cross di Izzo per il Cholito che colpisce bene di testa e insacca. Vantaggio ristabilito: 2-1. Esce Laxalt, entra Edenilson. È il momento di Ninkovic, che solissimo di fronte al portiere lo centra al posto del gol. Qualche secondo dopo si riscatta e trova la rete del 3-1 su cross di Edenilson. Giusto il tempo di festeggiare e il Palermo si riporta a una distanza: lancio lungo che trova Goldaniga pronto a saltare, ed è 3-2. Non è certo il miglior Genoa, ma i minuti passano senza particolari rischi. I tre punti sono lì a portata di mano, bisogna solo gestire. 

Si arriva così al 41' della ripresa. Episodio chiave: Izzo mette dentro dopo una serie di batti e ribatti in area, ma l'arbitro segnala il fuorigioco. Alla moviola la posizione sembrava regolare. Ma il destino è beffardo e punisce nel giro di due minuti: Rispoli arriva a due passi dalla linea di porta e fa centro per il 3-3. Questo, invece, sembra un fuorigioco palese. Rabbia e agitazione investono la squadra di Juric che perde completamente la bussola. Il disastroso Ntcham perde un'altra palla, tutti smarcati i giocatori del Palermo, per Trajkovski segnare è un gioco da ragazzi. Sembra di vivere un incubo, ma è tutto vero: sul tabellino c'è scritto 3-4. Negli ultimi cinque minuti salta pure il buon senso: Perin dà una spintarella immotivata a un avversario e si prende il rosso. Izzo prende i guantoni, il Genoa attacca disordinatamente ma non serve a nulla. Preziosi furioso in zona mista, a Torino il Genoa sarà senza centrocampisti titolari perché Rigoni è squalificato. Partita buttata alle ortiche e allarme che suona alla vigilia del calciomercato.