cronaca

Il servizio bus sarà regolare
3 minuti e 35 secondi di lettura
"Ha prevalso la ragionevolezza", dice il governatore Giovanni Toti, ma il caso Atp resta aperto. Dopo quattro giorni di sciopero totale, gli autisti di Atp, l'azienda di trasporto provinciale di Genova, sono tornati al lavoro. I bus che collegano le località della provincia di Genova al capoluogo hanno ripreso a viaggiare, ma in Prefettura è andata avanti per tutto il giorno di sabato una riunione tra azionisti, azienda, prefetto e sindacati per cercare di chiudere una vertenza che sembra densa di difficoltà.

Un vertice di dieci ore non è servito ad avvicinare le parti, che si rivedranno lunedì mattina. Il servizio sarà regolare. Gli autisti di Atp stavano manifestando per vedersi riconosciuto il recupero del 30% del contratto integrativo che era stato tagliato in fase di concordato fallimentare. Ora, con l'ingresso in azienda del privato Autoguidovie e una situazione finanziaria migliore, i lavoratori pretendono il reintegro.

Per due giorni la loro protesta aveva paralizzato il traffico a Genova per ore e ore. I quattro giorni di sciopero sono stati attuati nonostante la prefettura avesse precettato gli autisti. La decisione di tornare a lavorare è arrivata al termine di una assemblea che si è tenuta nell'autorimessa di Rapallo. "Ora Città metropolitana, azionisti, azienda e sindacati dimostrino responsabilità e capacità per garantire il servizio ai cittadini e il futuro all'impresa e ai suoi lavoratori", ha detto Toti.

Il prefetto Fiamma Spesa e il governatore Toti, con l'assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino, si sono adoperati per far rientrare la protesta. Il prefetto ha invitato i lavoratori a interrompere lo sciopero per riaprire un tavolo di confronto con l'azienda e con la Città metropolitana, a cui Atp fa riferimento. Il sindaco metropolitano Marco Doria non ha partecipato agli incontri di questi giorni dicendo che si sarebbe seduto al tavolo solo se lo sciopero fosse sospeso. Oggi lo ha fatto. La Regione ha raddoppiato il finanziamento previsto come contribuito per 'sanare' parte delle perdite dovute per chi non paga i biglietti da 300 a 600 mila euro.

Tutte le sigle sindacali, in una nota, hanno stigmatizzato "con forza l'atteggiamento irresponsabile del sindaco Doria la cui assenza al tavolo ha causato gravi disagi ai cittadini". I sindacati hanno anche affermato che "le risorse conferite dalla Regione dovranno essere integralmente destinate a recuperi economici dei lavoratori". E questo pare sia proprio il punto su cui la riunione si è incagliata. Nel pomeriggio il summit, a cui ha partecipato anche l'assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino, è stata sospesa per un'ora per cercare di rasserenare la situazione, ma la trattativa non si è sbloccata.

Atp, che in Prefettura era rappresenta dal presidente Maurizio Beltrami e dall'ad Natalia Ranza, "è disposta a dialogare con i sindacati su tutte le questione aperte durante la trattativa". La Città metropolitana, con il sindaco Marco Doria e il consigliere ai trasporti Nino Oliveri, ha confermato l'impegno a garantire la ricapitalizzazione dell'azienda in base ad un adeguato piano industriale mantenendo l'assetto societario a maggioranza pubblica.

BERRINO RISPONDE A DORIA
- “L’attuale amministrazione regionale ha rispettato tutti gli impegni presi sul tpl, inclusi quelli che ci siamo trovati sottoscritti da altri e che abbiamo portato a buon fine nei tempi previsti. I 63 nuovi bus già arrivati ad Atp e Amt, a cui se ne aggiungeranno a breve ulteriori 26, ne sono la dimostrazione. Non possiamo pertanto accettare critiche dal sindaco Doria quando parla di promesse di nuovi bus fatte nel 2013: quegli accordi li aveva fatti il suo alleato Burlando”. Lo dichiara l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino, in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Genova Marco Doria sulla vertenza Atp.


“Per quanto riguarda i tagli ai fondi del trasporto pubblico locale – continua l’assessore Berrino - non sono certo imputabili alla Regione, se mai al governo a guida Pd, suo alleato di coalizione. La verità che Doria non dice è di non essere stato capace, in quasi cinque anni di mandato da sindaco di Genova e della Città metropolitana, di dare una stabilità di governance alle aziende del tpl dell’area metropolitana genovese ed oggi – conclude - i risultati sono sotto gli occhi di tutti, cittadini e lavoratori”.