cronaca

Bene turismo, edilizia e lavoratori maschi
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 "Potremmo dire che ci siamo giocati Rapallo: nei primi 9 mesi ci siamo persi 32 mila donne occupate, più degli abitanti di Rapallo". Lo dice Marco De Silva dell'ufficio economico Cgil presentando il report sul mercato del lavoro in Regione nel terzo trimestre 2016.


Il dato generale dice che per il secondo trimestre di fila è calata l'occupazione complessiva, che con 7 mila posti in meno rispetto allo stesso periodo del 2015 si attesta a 609 mila unità. I numeri, nonostante l'occupazione maschile in realtà cresca, 7 mila unità in più nel trimestre, non compensa il crollo della componente femminile che per il terzo trimestre consecutivo continua a scendere con -14 mila addette, cifra che si somma alle 5 mila perse nel primo trimestre dell'anno e alle 12 mila del secondo, arrivando alle 30 mila unità nei primi 9 mesi del 2016.

Gli "scoraggiati", i disponibili che non cercano lavoro, sono aumentati di 4 mila unità. La disoccupazione cresce del 5,8%, a quota 55 mila, contro il calo dell'1,8% del Nord Ovest. "Siamo molto preoccupati, cala l'occupazione, crolla quella femminile e aumenta la disoccupazione quando nel resto d'Italia accade il contrario. La Liguria è ferma", commenta Federico Vesigna, segretario regionale Cgil Liguria.

"Va bene il turismo, ma dal punto di vista occupazionale crescono soltanto i voucher e non si può costruire il futuro di questa regione sui voucher. Se guardiamo gli altri dati scopriamo che continua a calare l'occupazione dipendente nel settore manifatturiero e cominciamo a perdere posti di lavoro anche nel settore logistico portuale che è il cuore dell'attività della nostra regione".

"Occupazione maschile, dipendenti, turismo e costruzioni danno segnali positivi - precisa De Silva - prosegue invece il lento calo dell'industria, mentre crescono le costruzioni e segnano un forte arretramento gli altri servizi (porti, logistica, pubblica amministrazione, istruzione e sanità) che perdono ben 16 mila addetti in un trimestre". Secondo la Cgil l'uscita dalla crisi è lontana.