politica

Incontro per parlare di un comune unico
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Verso il referendum per la costituzione di un comune unico alle Cinque Terre: per la prima volta i tre comuni della costa spezzina - Riomaggiore, Vernazza e Monterosso (Manarola e Corniglia sono frazioni) - si sono incontrati al castello di Riomaggiore per discutere delle possibilità date dall'iniziativa data dall'associazione "Cinque Terre un Comune".

"Il nostro scopo è un referendum. Nei prossimi mesi avvieremo una serie di incontri in ogni frazione per ascoltare i problemi specifici di ogni territorio, che insieme può essere più forte" ha detto il presidente dell'associazione Roberto Benvenuto. Nel cronoprogramma dell'associazione c'è l'unione di servizi nel 2017 e entro fine 2018 il referendum per il comune unico. "Sono favorevole ma occorre valutare con gradualità. Il primo obiettivo è arrivare ad una unione dei servizi tra i comuni già nel 2017. Dobbiamo metterci alla prova. Sarà un percorso non semplice ma è una scelta che rappresenta il primo passo verso il futuro" ha detto la sindaco di Riomaggiore Fabrizia Pecunia.

Ad oggi i comuni delle Cinque Terre fanno parte di due unioni di comuni diverse, con comuni limitrofi. Il sindaco di Vernazza Vincenzo Resasco ha espresso alcune perplessità sul vantaggio in termini di finanziamenti sul lungo termine e sul tema dell' identità in "un luogo che sta diventando un non luogo per i flussi turistici e lo spopolamento. Occorre uno studio di fattibilità e valutare punti di forza e debolezze. Dalle unioni si può tornare indietro, dalle fusioni no".

Resasco ha espresso accordo su un'unione unica delle 5 Terre, ma che non preveda altri comuni dello spezzino. "Quando territori limitrofi utilizzano il nome delle Cinque Terre ci da 'fastidio'. Siamo noi i depositari di una storia millenaria. Insieme bisogna fare quadrato per proteggere questa identità" ha detto il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia.