Fumata grigia per l'accordo sulla sicurezza nel porto di Genova. Stamattina doveva essere definitivamente firmato, e invece è stato solo siglato da alcune parti, in attesa che domani lo esaminino i delegati sindacali e i terminalisti. Al tavolo di confronto c'era il sottosegretario alla salute Pier Paolo Patta. Il protocollo d'intesa tra istituzioni, sindacati e imprese portuali dovrà essere perfezionato in alcuni dettagli tecnici ed è giunto dopo circa un mese di fitte trattative seguite all'infortunio mortale del quale rimase vittima il 13 aprile scorso Enrico Formenti. "Il protocollo di Genova è una soluzione molto importante - ha detto il sottosegretario Patta - ci servirà anche per andare avanti sull'elaborazione di un testo unico sulla sicurezza del lavoro che arriverà in Senato a fine mese". La discussione sul documento tecnico allegato al protocollo d'intesa, però, non è ancora finita. I segretari provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil trasporti, Ivano Bosco, Ettore Torzetti e Marco Odone hanno ottenuto che il coordinamento dei lavoratori possa entrare nelle aree portuali tramite "comunicazione" e non più su "autorizzazione" dei terminalisti in caso non sia operativo il Soi (il pool di ispettori di Asl, Autorità portuale e altri organismi di controllo). Domani il documento sarà sottoposto a un'assemblea dei delegati sindacali e a un'altra dei terminalisti. All'incontro odierno oltre al sottosegretario Patta, al prefetto Giuseppe Romano, hanno preso parte anche il presidente della Regione Claudio Burlando, il presidente dell'Autorità portuale Giovanni Novi e il presidente di Assoterminal, Luigi Negri con i rappresentanti di Confindustria, Arpal, Inps, Inail e Asl.
Cronaca
SICUREZZA IN PORTO, SLITTA FIRMA DEFINITIVA
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