Aumento delle entrate, riduzione delle spese, divieto di sottoscrivere nuovi mutui, pensionamento obbligatorio del personale che ha raggiunto i limiti di età, ridimensionamento dei fondi per il personale, eliminazione dei contributi ad associazioni. Sono questi alcuni dei paletti contenuti nel piano decennale di riequilibrio finanziario del Comune di Savona approvato dalla Giunta guidata da Ilaria Capriogilo, su proposta dell'assessore al Bilancio Silvano Montaldo. Il documento sarà ora sottoposto all'attenzione del consiglio comunale.Il consiglio comunale si appresta a verificare un piano di riequilibrio per un totale di 13 milioni. "Nell'agosto scorso il consiglio comunale ha dichiarato lo stato di pre-dissesto finanziario e ha aperto la procedura di riequilibrio decennale, quello che è stato definito già dall'inizio un piano 'lacrime e sangue' - dice l'assessore Montaldo - Per poter approntare il piano decennale di riequilibrio si è reso necessario verificare i residui attivi e passivi: è necessario eliminare residui attivi per crediti divenuti oramai di dubbia esigibilità, di circa 5 milioni, prendere atto delle sentenze della Corte dei Conti in materia di derivati, che complessivamente chiede al Comune di Savona di accantonare 4.3 milioni, il tutto in aggiunta allo squilibrio stimato dell'anno 2016 di euro 4 milioni".
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