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Il presidente del consiglio assicura che non ci saranno mutamenti nelle relazioni con gli Usa
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Giungono i primi interventi conseguenti all'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, Matteo Renzi durante una conferenza stampa ha dichiarato: “A nome dell'Italia mi congratulo con lui e gli auguro buon lavoro convinto che l'amicizia con gli Stati Uniti resti forte e solida, questo è un evento che assieme ad altri dimostra come questa sia una nuova stagione politica "

Anche il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, è intervenuto sostenendo che: "L'Italia continuerà la collaborazione con gli Usa, queste cose non cambiano, così come non cambia la nostra contrarietà al protezionismo e alle chiusure”

Non sono mancate le reazioni provenienti dalle forze di opposizione, Matteo Salvini in primis che ha commentato: " E' una botta alla globalizzazione, la rivincita del popolo, del coraggio, dell'orgoglio, dei temi del lavoro e della sicurezza, alla faccia dei banchieri, degli speculatori, dei cantanti, dei giornalisti e dei sondaggisti" aggiungendo: "Il popolo batte i poteri forti 3 a 0".

I primi esponenti di Forza Italia ad intervenire sul risultato americano sono Giovanni Toti che affida il proprio pensiero ad un tweet: "Ci credevamo in pochi! Gli Americani hanno scelto. E il 4 dicembre tocca a noi...!” e Renato Brunetta, particolarmente critico nei confronti di Matteo Renzi, che sostiene: “"Il presidente del Consiglio da oggi è politicamente finito. Ci ha isolato in Europa contando sull'appoggio forte della presidenza Usa, che ora non avrà più, avendo schierato l'Italia al fianco della Clinton.

Più riflessivo il commento del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano che ha osservato come le prime parole del nuovo leader Usa: "Sembrino indicare una consapevolezza delle responsabilità che ricadono sulle sue spalle. C'è da augurarsi che questa consapevolezza sia effettiva e che queste parole siano seguite dai fatti".