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Oltre mille persone all'Expo. "Elezioni? Vediamo dopo"
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L'inchiesta sul porto spezzino? "Noi facciamo il tifo perché si vada rapidamente a sentenza. Bisogna avere rispetto dei magistrati". È un Matteo Renzi garantista quello che a Primocanale risponde sul tema più scottante dell'attualità cittadina, a margine di un evento per il Sì al referendum che ha visto partecipare all'Expo più di mille spezzini. Un'affluenza inaspettata, che ha costretto prima a chiudere i varchi d'ingresso e poi ad aumentare i posti disponibili in platea, passati da 700 a quasi 1.500.

Il premier non si sbilancia nemmeno sulle prossime elezioni comunali a Genova e La Spezia. Ora la testa è solo al referendum:
"Il Pd litigioso? Mancano 26 giorni, pensiamo al referendum perché è importante non per il futuro del governo, ma per il futuro dei nostri figli. Tutto il resto arriverà con calma".

Sulla bufera che ha travolto il porto e portato alle dimissioni del presidente Lorenzo Forcieri, massima fiducia ai magistrati: "Le indagini non si commentano, si rispettano e noi facciamo il tifo perché vadano rapidamente a sentenza. Bisogna avere rispetto dei magistrati, quando si va a processo si guarda chi è innocente e chi no. Il Pd negli ultimi anni ha visto un sacco di gente, a cominciare da Raffaella Paita, accusata ingiustamente, e poi innocente. Noi siamo un partito che guarda a testa alta tutti gli altri".

Davanti al suo pubblico, il presidente del Consiglio ha subito ricordato il professor Umberto Veronesi, morto in serata. "Lui era un testimone del 'sì' - ha detto Renzi -, ma al di là di questo, è stato un grande uomo per la sanità. Vorrei che lo ricordaste con un grande applauso". La sala ha risposto con il battito di mani.

"È bello viaggiare per l'Italia e trovare così tanta gente che ha ancora il coraggio di metterci la faccia e di disegnare un futuro per gli altri", ha detto il premier aprendo il suo intervento. "Ho visto i nomi di quelli che stanno insieme per il no al referendum. Non starebbero uniti nemmeno col vinavil. Monti con Salvini; Salvini è contro l'Europa ma non quando prende lo stipendio da europarlamentare. Berlusconi e magistratura democratica... ".

"Il bicameralismo in Costituente io non lo avrei messo.
E' stato inserito per un compromesso. Dossetti pochi anni dopo già lo criticava. Nilde Iotti spiegava che il bicameralismo non funziona". Paura del voto? "A chi mi chiede se ho paura dell'esito del referendum rispondo che no, non ho paura. Permettere ai cittadini di votare si o no sulla Costituzione è un grande segno di democrazia. Se votate 'sì' si cambia, chi vota 'no' sceglie di tenersi il Parlamento più costoso del mondo".

Quindi cita il presidente americano uscente nella notte delle elezioni: "Noi siamo fortemente convinti di potercela fare. La vera sfida, come insegna Obama, sta nella politica della speranza e la differenza è tra chi dice yes we can e chi dice sempre no a tutto". 

Poi spazio ai temi dell'immigrazione: "Al presidente juncker sono uscite parole di troppo. All'Europa vogliamo far capire che non vogliamo essere presi in giro sull'immigrazione e fare da cassa ai paesi che poi ci voltano le spalle. 

Si parla ancora d'Europa in tema di edilizia scolastica: "Tutto ciò che serve per combattere la crisi del l'edilizia scolastica noi ce lo prendiamo. Serve all'Europa avere una stabilità per i nostri bambini. Noi siamo consapevoli che bisogna tenere i conti in ordine. Ma sappiamo anche che non si può accettare che l'Italia sia alla mercé di altri".