La Turchia ha bloccato l'accesso ai principali social media: Facebook, Twitter e Youtube, e imposto restrizioni a livello nazionale ai servizi di messaggistica di WhatsApp e Instagram..Secondo il gruppo attivistico Turkey Blocks, l'oscuramento è legato all'arresto di 11 parlamentari del partito pro-curdo Hdp, il cui leader, Selahattin Demirtas, è stato condotto al tribunale di Diyarbakir, dopo essere stato fermato stanotte con accuse di "terrorismo" con altri 10 deputati.
I parlamentari curdi sono stati fermati dopo l'entrata in vigore della legge che ha rimosso l'immunità parlamentare, per essersi rifiutati di presentarsi spontaneamente davanti ai giudici.
Sempre a Diyarbakir si è verificata un'esplosione provocata da un'autobomba nei pressi di un edificio della polizia turca causando una trentina di feriti.
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