
Il corteo partirà alle 9 dalla stazione di Principe e raggiungerà la prefettura dove verrà insediato un presidio permanente. I sindacati aderenti spiegano che la decisione dello sciopero “si è reso necessario dopo che il Consiglio dei Ministri ha deciso di quotare in Borsa un ulteriore 29,7% della società e del conferimento a Cassa depositi e prestiti del rimanente 35% del capitale, con l'uscita definitiva del ministero dell'Economia dall'azionariato di Poste Italiane”. I sindacati si oppongono a questa scelta fatta dal governo e ribadiscono che “dopo queste scelte muta completamente gli assetti societari e il controllo pubblico in Poste”.
IL COMMENTO
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