cronaca

L'annuncio del cardinale dopo la Messa di Ognissanti
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"Un pensiero alle vittime, ai famigliari ed alle migliaia di persone sfollate dalle loro case, speriamo non dalle loro storie, dai loro paesi, dalle loro tradizioni, verso le quali le persone stanno mostrando molto attaccamento e questo è un dato positivo, tipico del nostro Paese".

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa di Tutti i Santi, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, pensa a loro, ai terremotati del centro Italia, alle loro case ma anche alle loro chiese. Perché, come ha detto nell'omelia, nella bellezza dell'arte, delle statue e dei dipinti si celebra l'invisibile. E soprattutto si realizza quel senso di comunità che adesso, tra le macerie e la paura, rischia di venire meno. "Certamente - ha proseguito - le amministrazioni ed il Paese intero faranno in modo che non si distruggano queste storie locali".

E allora, ecco che è in programma una nuova visita, già programmata per il 9 novembre. Il cardinale andrà a Orvieto e Norcia, tra i luoghi più colpiti dalla seconda forte scossa. "Vedrò - ha aggiunto - se potrò toccare anche altre zone ed altre diocesi che sono state segnate. Certamente vedrò anche le chiese distrutte, come quando mi sono recato ad Accumoli ed Amatrice, insieme alle case e a ciò che resta di queste zone e di questi paesi".

"Le chiese - ha detto ancora il porporato - sono il cuore della gente perché sono la casa spirituale, la loro identità, simbolo e luogo dei loro affetti più cari" e vedere pregare le persone in ginocchio davanti alle chiese crollate è stata "una immagine commovente perché ha espresso in un modo evidente ed eloquente lo stato d'animo di queste popolazioni, private della casa, del lavoro, dei loro paesi ma anche delle loro chiese che fanno parte della loro storia e della loro vita". 

Infine, un commento su Bruxelles che si è dichiarata insoddisfatta della manovra finanziaria e ha detto basta populismi sui fondi fuori dal patto di stabilità: "La situazione dell'Italia è evidente a tutto il mondo. E' molto grave per questo sisma che si ripete e pertanto non si può assolutamente chiudere gli occhi. Non vedo populismi radicati su questa tragedia umana. Mi pare una valutazione un po' strana".