Claudio Borgarelli, nipote di Albano Crocco, l'ex infermiere ucciso e decapitato martedì nei boschi di Lumarzo, sulle alture di Chiavari, è indagato per omicidio volontario. Borgarelli ha ricevuto l'avviso di garanzia prima della perquisizione domiciliare effettuata ieri. Un atto dovuto spiegano gli inquirenti e il suo avvocato Antonio Rubino. I carabinieri di Chiavari e del nucleo investigativo hanno sequestrato armi (una pistola regolarmente detenuta e alcuni coltelli) ma anche arnesi da lavoro (roncole, asce e machete) e indumenti. Il materiale acquisito è stato inviato a Parma per essere analizzato dai Ris. Borgarelli non è l'unico sospettato.
Le attenzioni degli inquirenti si concentrano anche su altri due soggetti che avrebbero avuto litigi con la vittima e che presenterebbero un 'profilo' compatibile con l'assassino, ovvero qualcuno che abbia dimestichezza con grosse armi da taglio. E' stato conferito l'incarico al medico legale Alessandro Bonsignore per eseguire l'autopsia. Da qui potrebbero arrivare le prime risposte su come possa essere stato ucciso Crocco.
Le attenzioni degli inquirenti si concentrano anche su altri due soggetti che avrebbero avuto litigi con la vittima e che presenterebbero un 'profilo' compatibile con l'assassino, ovvero qualcuno che abbia dimestichezza con grosse armi da taglio. E' stato conferito l'incarico al medico legale Alessandro Bonsignore per eseguire l'autopsia. Da qui potrebbero arrivare le prime risposte su come possa essere stato ucciso Crocco.
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