
"Ovviamente non vogliamo invadere le competenze dell’ordine pubblico che devono rimanere di totale competenza e prerogativa delle forze dell’ordine – ha puntualizzato Balleari – ma abbiamo pensato a una figura di tutor sia per i passeggeri sia per gli autisti, analoga nel ruolo a quella dei ‘nonni vigile’ impiegati davanti alle scuole. Pensiamo ad esempio all’assistenza nelle fasi di salita e discesa di un disabile in carrozzina, di una mamma col passeggino oppure a una telefonata, in caso di malore del conducente, al 118".
Per Balleari, inoltre, la proposta, se attuata, avrebbe un ulteriore risvolto positivo. "I lavoratori impiegati nel servizio di tutoraggio – aggiunge – riceverebbero un’integrazione di alcune centinaia di euro agli ammortizzatori sociali percepiti, arrivando a uno dignitoso stipendio di circa 1.300 euro, sentendosi per altro utili alla comunità, fattore non di secondo piano".
IL COMMENTO
Dalla Genova “meravigliosa” a quella della povertà e della solitudine
Vi racconto la magia del concerto dei Beatles a Genova: "Io c'ero"