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Il commento del presidente Ens La Spezia. Presente Benifei
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Per la prima volta nella storia del Parlamento Europeo, durante l’evento “Il multilinguismo e la parità di diritti nella UE: il ruolo del linguaggio dei segni” tutte e 31 le lingue dei segni ufficiali dell'UE sono state tradotte simultaneamente. Questa storica iniziativa ha riunito più di mile persone, tra cui una amplissima rappresentanza di persone con difficoltà uditive provenienti da tutta l'Europa e non solo. L'obiettivo era quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle lingue dei segni come parte del patrimonio multiculturale e multilingue dell'Europa.

"Questa conferenza è un ottimo esempio di come un ente pubblico possa applicare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, in particolare i suoi articoli in materia di accessibilità, il diritto di accedere alle informazioni  e il diritto di partecipare alla vita politica e pubblica", ha commentato l’eurodeputato Brando Benifei, rappresentante in Parlamento della componente italiana durante l’iniziativa. "Il Parlamento Europeo può e deve svolgere un ruolo politico fondamentale nel garantire che l'attuazione della Convenzione sia prioritaria nell'agenda europea". 

"Guardiamo con positività all'evento europeo auspicando che queste iniziative sensibilizzino maggiormente le Istituzioni locali",  commenta il presidente ENS La Spezia Emanuele Arzà. "Non dimentichiamo che lo Stato Italiano non ha ancora approvato il riconoscimento della LIS nonostante la ratifica della Convenzione ONU sulla disabilità nel 2006. Ora ci apprestiamo a festeggiare il 95^ Anniversario dalla Fondazione dell'Associazione Mutua fra sordomuti della Spezia e della Lunigiana che nel 1942 si trasformò in ENS. Ci piacerebbe che l'impegno dei soci fondatori e dei dirigente profuso giorno dopo giorno nella tutela dei Sordi italiani venga premiato dal riconoscimento della LIS".

La conferenza ha portato anche alla proposizione di un progetto di risoluzione sulla promozione delle lingue dei segni e sulla professionalità degli interpreti nella lingua nazionale dei segni che sarà presentato per il voto alla plenaria del Parlamento Europeo entro la fine dell'anno.