Per la prima volta il Comune di Genova si dota di un protocollo d'intesa sui contratti pubblici relativi a lavori, forniture e servizi, firmato con i sindacati confederali, Confindustria, Ance, Cna, Confartigianato, Ascom e Confesercenti e Alleanza delle cooperative italiane. "E' una Costituzione degli appalti", ha commentato il sindaco di Genova Marco Doria. Per i sindacati è un caso unico in Italia. "Il protocollo sottoscritto enumera i principi fondamentali come una Costituzione - ha spiegato il sindaco - e inserisce norme molteplici, ad esempio prevede una stazione unica appaltante, mette un freno alle gare al massimo ribasso e si rifà alle leggi antimafia e di prevenzione contro la corruzione e contro l'illegalità". I sindacati hanno sottolineato che in termini di coesione sociale e di buone prassi è un esempio unico in Italia e che contiene aspetti importanti di tutela dei lavoratori come le norme sul salario minimo.
Il presidente di Ance Genova, Filippo Delle Piane, ha auspicato che "con questo protocollo ci sia una ripresa dei lavori pubblici. Da quando è entrato in vigore il Codice degli appalti nel 2015 non sono state bandite gare. Le imprese sono molto preoccupate". Il sindaco ha replicato difendendo le politiche di investimento del Comune: "Il Comune non ha residui passivi, non ci rimangono soldi nel cassetto a causa dell'incapacità di progettare. Ad esempio siamo riusciti a fare progetti sull'assetto idrogeologico e la sicurezza. Certo, c'è poco da investire, il governo centrale dovrebbe aumentare le risorse".
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