cultura

Tutto esaurito per lo spettacolo al Teatro della Corte
4 minuti e 6 secondi di lettura
 "Ricordo Pertini per la sua coerenza di vita, che nasce da quando è stato detenuto, partigiano, costituente, fino a quando è diventato Presidente della Repubblica. Anche quando ha incontrato campioni del mondo dell'82 abbiamo visto un Pertini semplice, che sa parlare con la gente e per questo è stato tanto amato da tutti gli italiani ed è rimasto nel loro cuore".

Così il presidente del Senato Pietro Grasso ha ricordato Sandro Pertini all'arrivo al teatro della Corte a Genova per lo spettacolo "Sandro Pertini - il presidente ligure nel cuore" promosso dalla Regione Liguria per i 120 anni dalla nascita. "Pertini aveva soprattutto una particolare predilezione per i giovani - ha affermato Grasso - Noi oggi non lo celebriamo come qualcosa di passato ma per portarlo come esempio di una speranza per il futuro".

Lo spettacolo, condotto da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, è stato diviso in tre parti. Nella prima, gli anni dell’esilio e la vita privata di Pertini. Gioele Dix ha letto quattro lettere inedite scritte all’amico e avvocato genovese Girolamo Isetta. Poi spazio al Pertini del calcio, protagonista del Mondiale di Spagna ’82 vinto dalla nazionale italiana, con le testimonianze degli ex campioni Fulvio Collovati, Beppe Dossena e Dino Zoff, quest’ultimo compagno di scopone di Sandro Pertini sull’aereo presidenziale che tornava in Italia. Infine, un estratto da ‘Il processo di Savona’ di Vico Faggi con un cast d’eccezione, tra cui Gabriele Lavia, Aldo Ottobrino e Alessandro Haber.

"Ricordo una intervista di Pertini a Oriana Fallaci del '73 in cui era amareggiato perché vedeva anche nel suo partito politici che guardavano solo ai propri interessi, che erano in mezzo ad episodi di corruzione e quindi diceva: ma io mi sono battuto per tutto questo?", ha detto ancora Grasso. "Noi istituzioni cerchiamo di fare riacquistare valore alla vita di uomini così illustri e stasera lo celebriamo come esempio per noi e per tutta l'Italia" ha aggiunto Grasso. "Un uomo delle istituzioni deve affrontare le difficoltà anche nei momenti difficili come le ha affrontate Pertini così come le ha affrontate Carlo Azelio Ciampi, con serenità con lucidità e cuore", ha aggiunto.

Poi il ricordo del presidente ligure Giovanni Toti: "Qualcuno lo definì populista, in realtà il Presidente Pertini ha contribuito a riavvicinare i cittadini alle istituzioni, infatti stavamo uscendo dagli anni '70 e il cadavere di Aldo Moro era stato trovato trucidato dalle Brigate Rosse, pochi mesi prima della sua elezione alla Presidenza della Repubblica. Lo scollamento tra istituzioni e mondo sociale stava vivendo il suo momento più difficile".

"Pertini - ha ricordato il Governatore Toti - è stato un grande ligure, un grande Presidente e un grande innovatore: è stato il primo ad eleggere una donna senatore a vita, (Camilla Ravera, ndr), concludendo il ciclo di inserimento femminile nella vita pubblica che aveva preso il via nel 1946, a dare due mandati per Palazzo Chigi a un laico (Giovanni Spadolini, ndr), completando quel ciclo di partecipazione alla vita pubblica ai massimi livelli, non solo della cultura cattolica, ma della cultura laica, il primo Presidente nelle istituzioni a parlare un linguaggio vicino ai cittadini, a denunciare le inefficienze delle stato durante il terremoto in Irpinia".

"Sicuramente - ha aggiunto Toti - abbiamo voluto ricordare un grande uomo, anche finanziando il restauro della sua casa natale a Stella che in occasione della visita del Presidente Mattarella presenteremo. Un restauro fisico, ma anche un doveroso restauro della memoria collettiva della Regione e di questo Paese, soprattutto in un momento in cui la politica ha difficoltà a entrare in sintonia con i cittadini. Recuperare una persona e un personaggio come Pertini è un aiuto collettivo a riconciliare il Paese con la politica".

"Dalle letture delle lettere dal carcere e dai racconti dei calciatori abbiamo scoperto un Pertini per certi versi inedito, mai rassegnato. Dopo 14 anni in carcere e fino a quando fu presidente mantenne intatte le sue qualità empatiche. Le avversità non avevano scalfito la sua passione e urgenza di contribuire al riscatto della patria", ha detto Grasso dal palco. "Pertini ha fatto sempre la sua parte. Fece scelte radicali e dolorose coerenti con il suo senso di giustizia sociale. Poteva vivere tranquillamente invece di fare opposizione. Abbiamo il dovere di conoscere il suo travaglio umano le sue storie e il suo insegnamento per fare fronte a sfide come quelle attuali: il terrorismo, gli sconvolgimenti geo politici, l'immigrazione, le crisi europee. Viviamo momenti e affrontiamo temi incerti e preoccupanti ma alla paura dobbiamo sapere opporre lucidità mentale e dolcezza di cuore. Non possiamo cedere come fece Pertini e come fecero i partigiani per difendere i diritti di ogni essere umani", ha concluso il presidente del Senato.