
"Queste lavoratrici svolgono il servizio di pulizia camere - spiega Martino Puppo, del Si Cobas - per conto di aziende e cooperative che hanno il servizio in appalto. A queste lavoratrici viene assegnato un determinato numero di stanze che devono essere fatte con una tempistica predefinita. Tutto il tempo eccedente, invece, è a carico delle lavoratrici che si trovano così costrette a fare più ore rispetto a quelle retribuite".
A questo, inoltre, si aggiungono anche altri problemi legati a un recente cambio di appalto. "In questo caso abbiamo assistito a un annullamento del pregresso - continua Puppo - e le lavoratrici da un mese all'altro, si sono viste azzerare scatti di anzianità e superminimi che avevano conquistato garantendo una qualità di servizio molto alta".
IL COMMENTO
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