Dormiranno in albergo fino a lunedì i quattro sfollati dell'appartamento in salita Pollaiuoli, centro storico di Genova, dove un incendio ha distrutto un appartamento e danneggiato altre parti dell'edificio. Una soluzione temporanea ottenuta dopo tante trattative e una mattinata di forte preoccupazione. Perché il bonus offerto dal Comune era finito e nessuno degli inquilini era stato informato su cosa sarebbe successo. Solo quattro appartamenti restano inagibili: quello della famiglia ecuadoriana dove si è scatenato il rogo, i due abitati dalla famiglia Cassolino che ha registrato l'unico intossicato, il 70enne Francesco, e quello del carabiniere che ha soccorso per primo la bimba di 7 anni, rimasta sola nella casa in cui è partita la fiammata. Per tutti loro è stata trovata una sistemazione temporanea. Nel frattempo andranno completati i lavori di messa in sicurezza sul pavimento, che dà segni di cedimento.
"Se non ci dicono niente vado a dormire in Comune, vedrete", aveva promesso Francesco Cassolino, padre di Romina e nonno di Alessia, la ragazza di 13 anni che era in casa con lui lunedì mattina. A salvarli è stata la cagnolina Macchia, che ha avvertito il pericolo. La paura resta tanta, anche perché le condizioni di sicurezza sono precarie. Nell'androne ci sono le grate rimosse dai vigili del fuoco per entrare dalla finestra. "Le avevano messe per consentire l'abitabilità", spiega Cassolino. E intanto, sempre al piano terra, fanno bella mostra le quattro bombole di gas appena lambite dalle fiamme due giorni fa.
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