cronaca

Il fatto è avvenuto all'interno di un treno regionale Cinque Terre Express
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Alcuni punkabbestia hanno aggredito un capotreno alla stazione di Corniglia. Il ferroviere è stato soccorso da alcuni cittadini che hanno a loro volta picchiato gli aggressori quando in loro aiuto sono intervenuti altri giovani.

Il fatto è avvenuto all'interno di un treno regionale Cinque Terre Express. I cittadini di Corniglia da tempo denunciano la presenza di questi giovani, spesso prepotenti, che bivaccano nella zona dell'ex villaggio turistico abbandonato Europa.

Uno dei punkabbestia si è rifugiato su un albero per non essere pestato ed è sceso solo all'arrivo di Carabinieri e Polfer. In quel momento i cornigliesi si sono allontanati. Il capotreno è stato medicato al pronto soccorso dell'ospedale della Spezia. L'episodio ha avuto anche ripercussioni sul traffico ferroviario: il treno coinvolto è rimasto fermo in stazione per oltre 45 minuti, ritardi di 15 minuti anche su altri due convogli.

"Esprimiamo solidarietà e vicinanza, oltre che a un sentito augurio di pronta guarigione, al capotreno aggredito da un gruppo di sbandati questa mattina sul Cinque Terre Express. Episodi come questo devono far riflettere le autorità competenti sull'assoluta necessità di una maggiore sicurezza e presidio da parte delle forze dell'ordine, con implementazione di agenti di polizia". Lo dichiara l'assessore regionale ai Trasporti e al Turismo Gianni Berrino in merito all'aggressione, avvenuta questa mattina, al capotreno di un convoglio della linea Cinque Terre Express. "

Non è tollerabile che i treni diventino una sorta di 'terra di nessuno' e che il personale Trenitalia si trovi costretto a fronteggiare borseggiatori e balordi violenti - aggiunge l'assessore Berrino - oltre alle implicazioni di sicurezza, si aggiungono i disagi e i ritardi di cui hanno fatto le spese turisti e pendolari su una linea ad alta frequentazione: come Regione valuteremo se costituirci come parte civile nei confronti degli autori di questo episodio scellerato che nuoce anche all'immagine turistica delle Cinque Terre, meta internazionale sotto i riflettori del mondo".