porti e logistica

Conclusa la fase istruttoria e rimanda al ministero
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Il Comitato Portuale di Genova all'unanimità ha detto sì alla fine dell'istruttoria per la proroga delle tre concessioni portuali chieste da altrettanti terminalisti del capoluogo ligure. Dunque la palla - come anticipato da Primocanale.it - ora va in mano al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un sì che di fatto va contro quello che era stato il parere dei revisori dei conti decisamente contrari a questa proroga. 

L'ammiraglio Pettorino, commissario del Porto di Genova, ha scelto quindi una soluzione improntata alla cautela: la Corte dei Conti avrebbe potuto rivalersi sull'Autorità portuale - e sul suo presidente - in caso di ricorso da parte dei soggetti esclusi, anche alla luce di quanto rilevato dai revisori dei conti.  Il ministero ora potrebbe eccepire su alcuni aspetti formali e rimandare la palla al prossimo presidente o commissario.

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L’Autorità Portuale ha predisposto uno schema che riguarda la richiesta di "10 anni di concessione al Terminal San Giorgio, 25 al Terminal Sech e 34 al Gruppo Spinelli. In tutti i casi, risultano fortemente ridimensionate le richieste presentate". "L’istruttoria - fanno sapere dall'Autorità portuale - è ora trasmessa al Ministero insieme alla delibera di approvazione nonostante il parere negativo del Collegio dei Revisori dei Conti. Detto parere sarà comunque allegato alla documentazione e affiancato dalla relazione della stessa Autorità Portuale".

Intanto durante il Comitato sono arrivate le dimissioni dei tre rappresentanti dei sindacati confederali. "Un atto - hanno spiegato Cgil, Cisl e Uil - in aperto contrasto con le operazioni di depotenziamento subite dal comitato stesso. Riteniamo che il comitato sia uno strumento importante ma che ultimamente sia stato decisamente indebolito. Le nostre sono dimissioni polemiche per cercare di dare una scossa". 

LE DICHIARAZIONI DI PETTORINO PRIMA DEL COMITATO - "Io ho semplicemente proseguito un'istruttoria. Un'istruttoria complessa, iniziata l'anno scorso, quando il presidente Merlo chiese il daffarsi al Ministero. Il Ministero diede il via a procedere secondo le norme del Codice della Navigazione. Gli uffici hanno lavorato circa un anno e hanno interloquito con i concessionari. A luglio sono terminate queste interlocuzioni e quindi il procedimento interno alla struttura si è concluso. Oggi chiederò al Comitato di autorizzarmi - e siamo ancora in fase endoprocedimentale - ad inviare al Ministero le istruttorie compiute nelle quali sono anche individuati i periodi di tempo con i quali vengono allungati ulteriormente tutte queste concessioni".

200 CANDIDATI PER 15 AUTORITA' - Sono oltre duecento le candidature inviate al ministero dei Trasporti per la presidenza delle quindici Autorità di sistema portuale italiane previste dalla riforma dei porti. C'era tempo fino a ieri a mezzanotte per inviare le manifestazioni di interesse per l'incarico. "Venerdì erano già 200", ha precisato il consigliere del ministro dei trasporti Luigi Merlo a margine di un convegno a Genova. "Il 15 settembre - ha ricordato Merlo - entra in vigore la legge. A quel punto può partire il lavoro del ministro e delle Regioni sull'intesa per i presidenti".

SULLE FUSIONI REGIONE CHIEDE MORATORIA - L'assessore alle infrastrutture Edoardo Rixi ha discusso oggi in giunta regionale un documento che riassume le motivazioni della richiesta di moratoria di 36 mesi per le fusioni delle Autorità portuali in Liguria: Genova con Savona e La Spezia che ingloba Carrara. "Nei prossimi giorni ci sarà un confronto con gli operatori - ha precisato Rixi -. A noi importa valorizzare gli aspetti positivi della nostra portualità e di diluire nel tempo quelli negativi".