cronaca

Il sindacato della penitenziaria: "Troppo pochi, impossibile controllare"
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Ventitré pezzi di hashish sono stati rinvenuti negli orli di un pantalone spedito con un pacco ad un detenuto italiano recluso in una cella del carcere di Marassi. Lo stupefacente è stato scovato dal fiuto dei cani antidroga del nucleo speciale della polizia penitenziaria di Asti.

La notizia è confermata da Fabio Pagani, segretario regionale UilPa polizia penitenziaria che aggiunge: "Abbiamo lanciato da tempo l'allarme per l'impossibilità da parte del personale di polizia penitenziaria di controllare e frenare i traffici di sostanze stupefacenti e di psicofarmaci negli istituti penitenziari a causa della carenza degli organici che rende impossibile strutturare in modo adeguato controlli e prevenzione come quelli svolti con i cani antidroga del nucleo di Asti che possono essere utilizzati solo in casi sporadici".