cronaca

Pioggia di ringraziamenti: "Meno male che c'è lei a difendere le radici"
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Ua coppia di fede islamica residente in Francia chiede di potersi sposare nell'aula consiliare del comune di Rapallo, a patto di rimuovere il grosso crocifisso ligneo che campeggia sul muro. Ma il sindaco della città, Carlo Bagnasco, ha risposto con un secco rifiuto. 

"Le radici non si toccano, il crocefisso neppure" ha replicato Bagnasco. "Meno male che ci sono ancora persone come lei che difendono i valori cattolici" e "la ringrazio per la forza di aver declinato la richiesta di togliere il crocefisso" sono due dei messaggi pervenuti al primo cittadino, sommerso da una pioggia di ringraziamenti Il Comune ha messo a disposizione degli sposi altre location dove non sono presenti simboli religiosi, che però sarebbero state declinate dalla coppia.

 "Resistere, resistere, resistere. Caro sindaco Bagnasco, avanti così. Non preoccuparti di ipocriti e buonisti. Le nostre radici culturali e tradizioni religiose non si toccano. Il Crocifisso rimanga al suo posto nella sala consiliare del Comune di Rapallo". Lo affermano il consigliere regionale della Lega Nord Liguria, Alessandro Puggioni, e il segretario di Rapallo del Carroccio, Gabriele Vecchia.

"Qui da noi, a comandare non sono i prepotenti. A decidere se il Crocifisso debba rimanere esposto in sala consiliare o no, è la maggioranza democratica dei rapallini", affermano i due esponenti leghisti. "I promessi sposi islamici risiedono in Francia. Pertanto, non è necessario che convolino a nozze per forza a Rapallo. Che vadano pure in Albania o al loro paese d'Oltralpe. Accoglienza ed integrazione non significa rinunciare ad esporre nei luoghi pubblici i nostri simboli culturali e religiosi, perché altrimenti si cade nel baratro dell'invasione ed occupazione", sottolineano Puggioni e Vecchia.