sport

Azzurri sconfitti 7-10, ma è comunque un successo
2 minuti e 21 secondi di lettura
Il coraggioso assedio negli ultimi due tempi consente di uscire a testa alta, ma non basta per conquistare la finale: l'Italia cede alla Serbia per 8-10 nella semifinale olimpica di pallanuoto maschile. Il Settebello di Campagna si giocherà ora il bronzo col Montenegro, sconfitto dalla Croazia che invece andrà in vasca per l'oro. 

Brucia la delusione, soprattutto dopo una partita iniziata in sordina
e chiusa in grande stile. "Questa gliel'abbiamo regalata", ammette mister Campagna dopo la sirena finale. In effetti, fino al 7' del secondo tempo è stato un monologo serbo. La scossa arriva solo con la staffetta Tempesti-Del Lungo sullo 0-6. I gol di Gallo e Velotto fanno vedere la luce in fondo al tunnel.

Nel terzo tempo si vede poco da entrambe le parti, mentre nell'ultimo quarto di gara sono ben otto le reti. Presciutti, Figlioli, Velotto e Gallo ritrovano quel coraggio mancato all'inizio e fanno vedere il vero spirito azzurro. Ma è troppo tardi. Al team italiano è mancata anche la fortuna: molte le conclusioni deviate dai difensori balcanici o dai legni. Alla fine il parziale negativo è di sole due reti. 

Per l'Italia della pallanuoto è comunque un grande successo: il nostro Paese è l'unico ad avere portato entrambe le nazionali, maschile e femminile, in semifinale. Il Setterosa combatterà per l'oro contro gli Stati Uniti, avendo battuto la Russia 12-9 in semifinale. L'appuntamento è venerdì sera alle 20.30 ora italiana. Era da 12 anni che le azzurre non arrivavano tra le prime quattro al mondo ai giochi olimpici. 

Tante soddisfazioni soprattutto per la Liguria.
Tra Italia e Serbia erano dieci i giocatori della Pro Recco in vasca: Tempesti, Di Fulvio, Fondelli, Prlainovic, Figlioli, Mandic, Filipovic, Pjetlovic, Aicardi e Bodega. Di questi, due sono nati sulle riviere: Aicardi a Finale e Fondelli a Recco. Tutti i quattro serbi in forza nella società di Felugo sono in nazionale.

Se ancora non bastasse, nella rosa dei liguri ci sono anche il montenegrino Ivovic e il croato Sukno. Comunque vada, arriveranno tanti giocatori con una medaglia al collo. In pratica, le prime quattro nazionali alle Olimpiadi - Montenegro, Croazia, Italia e Serbia - hanno almeno un giocatore tesserato a Recco. Un ventaglio che dimostra come i Balcani rappresentino in gran parte l'eccellenza della pallanuoto maschile a livello mondiale, proporzione rispettata nel club del Golfo Paradiso 30 volte campione d'Italia.

Sono ben sei, invece, le liguri del Setterosa: Bianconi, Emmolo, Frassinetti, Garibotti, Gorlero e Queirolo. Di queste sono la genovese Frassinetti gioca in una squadra ligure, la Rari Nantes Bogliasco, arrivata terza in massima serie nell'ultima stagione. Grande la soddisfazione dell'allenatore Mario Sinatra: "È l'atleta perfetta, che vorrebbero allenare tutti. È l'altruismo fatto persona in acqua". Ora il sogno si chiama medaglia d'oro. E gran parte del tifo arriverà proprio da qui.