cronaca

Prosegue il viaggio tra le spiagge libere del Tigullio
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Tra Santa Margherita Ligure e Portofino anche l’aria è di lusso. Qui ci sono i posti più esclusivi della Liguria di Levante, frequentati dai vip del globo intero. Non stupisce, quindi, che fare il bagno in un luogo come Paraggi, pittoresca baia a poca distanza dalla “piazzetta” famosa in tutto il mondo, sia alla portata di pochissime tasche. O forse no.

Ad affacciarsi sulla verde insenatura, davanti alle casette del borgo, sono gli ombrelloni e le sdraio dei Bagni Fiore, stabilimento tra i più esclusivi d’Italia. Qui affittare l’attrezzatura per una giornata, compresa la cabina, può costare 100 euro e oltre. Ma non tutti sanno che, in mezzo a tanto sfarzo, esiste un microscopico fazzoletto di terra per i comuni mortali.

“Qui la chiamano la striscia di Gaza”, scherza ai microfoni di Primocanale Massimo Maugeri di Legambiente Liguria. Un minuscolo lembo di spiaggia libera accessibile dall’Aurelia dove si può stendere il proprio asciugamano senza tirar fuori la carta di credito. Di persone ce ne staranno una decina al massimo, a meno di non calpestarsi a vicenda, ma poco è sempre meglio di niente. E comunque, in un luogo così, un francobollo di battigia accessibile gratuitamente fa comunque notizia. Anche perché la segnaletica non aiuta a capiure.

Per quanto vicina a Portofino, Paraggi ricade sotto l'amministrazione sammargheritese. A voler cercare il pelo nell’uovo, mancano i servizi basilari, come in molte delle spiagge visitate da Primocanale nel suo reportage tra le spiagge libere a Genova e in provincia. Non ci sono le docce, non ci sono i bagni. Anche questo è un aspetto da risolvere, in una fetta di paradiso del Tigullio che, nonostante le frequentazioni di altissimo livello, resta un patrimonio della comunità sottoposto a leggi ben precise.