
"Questo incremento - dice il presidente degli albergatori italiani, Bernabò Bocca - si rifletterà anche sul giro d'affari che chiuderà con un +17,2% passando dai 18,3 miliardi di euro del 2015 ai 21,5 di quest'anno. Numeri di tutto rispetto che non ci devono però indurre a crogiolarci sugli allori. Al governo, che si accinge a varare il piano strategico nazionale del turismo, chiediamo di sganciare le zavorre che limitano la competitività delle nostre imprese ed indichiamo tre priorità: ridurre la pressione fiscale per consentire investimenti nella riqualificazione delle strutture, contrastare ogni forma di concorrenza sleale e di esercizio abusivo, promuovere la presenza dell'Italia sui mercati internazionali e la destagionalizzazione della domanda turistica".
IL COMMENTO
Siri quasi Papa e le “frecce” di Fortebraccio. Il conclave non parla come la politica
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco