cultura

Iniziativa portata avanti dalla Fondazione Ansaldi
1 minuto e 38 secondi di lettura
È di questi giorni la decisione della Compagnia di concedere alla Fondazione Ansaldouna seconda tranche di finanziamento dell'importo di 100.000 euro, che consentirà di avviare la seconda fase di Fotografia & Industria, il Progetto che ha come obiettivo la salvaguardia, la gestione e la valorizzazione delle fonti fotografiche del mondo dell’industria e del lavoro. Il finanziamento della Compagnia di San Paolo coprirà una parte rilevante dei costi del progetto; la parte di costi residua sarà autofinanziata dalla Fondazione, grazie alle contribuzioni ricevute dai soci fondatori e sostenitori.

Terminata a dicembre 2015 la prima fase del progetto
con la digitalizzazione e la catalogazione di 10.000 immagini, da Settembre 2016 e per un periodo di 14 mesi si procederà alla digitalizzazione e catalogazione di ulteriori 10.000 immagini.

Fotografia & Industria ha il duplice scopo di digitalizzare le immagini conservate negli archivi di Fondazione Ansaldo per poi metterle a disposizione su un’apposita piattaforma informatica, sviluppata in proprio. Con il compimento di questa seconda fase del progetto saranno quindi 20.000 le immagini che entreranno a far parte di questa banca-dati fotograficae che saranno quindi rese accessibili in bassa risoluzione non solo al mondo degli studiosi e dei ricercatori, che già frequentano gli archivi della Fondazione, ma di tutti coloro che, collegandosi al sito www.fotografiaindustria.itraggiungibile anche dal sito di Fondazione Ansaldo (www.fondazioneansaldo.it), sono interessati a conoscere e ad approfondire la storia economica e industriale del nostro territorio.

Anche per questo secondo lotto di immagini si tratta per la gran parte di lastre fotografiche ai sali d’argento provenienti dal Fondo Perrone e dall’Archivio Ansaldo, riguardanti la produzione industriale dagli inizi del secolo scorso fino agli anni Settanta. L’ambizioso progetto avviato da Fondazione Ansaldo nel 2014 prevede complessivamente la digitalizzazione e catalogazione di 40.000 immagini, che andranno così a costituire uno dei più importanti archivi storici industriali fotografici esistenti, a disposizione della comunità scientifica e dell’intera collettività.