Il vigile urbano che ha assistito all'omicidio di Pontedecimo potrebbe finire iscritto nel registro degli indagati. A inguaiarlo è stato prima il video della telecamera di sorveglianza, che lo mostra all'inizio della rissa mentre cerca di intervenire blandamente per separare i contendenti prima che parta la coltellata mortale per il 65enne Francesco Larosa. Ma poi sono usciti altri particolari che, se confermati, sarebbero inquietanti. Secondo quanto appreso dalla Polizia, avrebbe anche omesso di chiamare il 118 al termine dell'aggressione. Inoltre, sarebbe stato Vincenzo Bruzzese, il fratello dell'omicida, a chiamarlo perché "amico di famiglia, molto disponibile". Questo prima che scoppiasse la rissa, cioè quando i Bruzzese si sono accorti dei paletti. Poi la lite, in cui abbozza un intervento. E alla fine, dopo il fattaccio, non ferma il killer, che ha pure il tempo di togliersi la camicia sporca di sangue.
"Non avrei potuto fare nulla", ha detto il vigile ai poliziotti. Ora la sua posizione è al vaglio del pm. E i familiari di Larosa hanno chiesto i danni al Comune per il mancato intervento.
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