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Città opulenta che preferisce non mostrarsi, Genova appare nella rivista della compagnia aerea francese - che sceglie di mettere in copertina il 'rosa Portofino' di un palazzo di Boccadasse a contrasto con il blu del mare - esattamente per come è. Splendida, per la bellezza dei suoi palazzi rappresentati - uno per tutti - da Palazzo Reale, arredato e prima ancora pensato, ispirato a Versailles. Specchi, marmi e opere di Bernardo Strozzi, Castiglione, Gaulli, Fiasella, i Bassano, Tintoretto, Giordano, Antoon Van Dyck, Simon Vouet, Largillère e Guercino, le statue del Parodi e di Schiaffino, una delle più alte espressioni del barocco genovese. Non manca, poi, un approfondimento su Renzo Piano.
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"I palazzi debordano di dipinti, intarsi, porcellane - scrive Trétiack - Ovunque ci sono Rubens, Zurbaran, van Dyck, ritratti dei Dogi genovesi vestiti di rosso". Genova barocca, Genova rococò. Ma questa città, scrive ancora Trétiack "non è solo doppia, è tripla e quadrupla" e l'arte si svolge lentamente lungo il corso dei secoli arrivando fino allo sfacciato liberty "di Palazzo della Borsa, rigonfio di stucchi e maschere greche, fauci di leoni e gorgoni" e poi, improvvisamente "la marziale razionalità di un quartiere Anni '30.
E "se tutto ciò non fosse sufficiente a far amare Genova" allora resta un passaggio al cimitero monumentale di Staglieno, "un parco di statue dove epoche e stili si sovrappongono: barocco, simbolismo, Liberty. Giganti di granito e bronzo che pettegolano per l'eternità sulla gloria che è stata la loro". Charmeuse madame, Genova anche in francese si spiega così: città doppia, città diversa e Splendida.
IL COMMENTO
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