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Vittoria col 52,85%. Il Pd: "Erano tutti contro di noi". Toti: "Uniti si vince"
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Ilaria Caprioglio è il nuovo sindaco di Savona. Un vero colpo di scena, perché la candidata del centrodestra partiva in svantaggio guardando al primo turno. E invece il ribaltone è riuscito: Cristina Battaglia sconfitta contro ogni aspettativa, i savonesi hanno scelto la discontinuità dopo 22 anni di amministrazioni targate centrosinistra. 

Accolta dai cori dei suoi sostenitori è entrata in quella che sarà la sua nuova sede di lavoro, Palazzo Sisto. Ma prima ha ringraziato amici e collaboratori, in particolare il marito, accolto con un lungo abbraccio pieno di commozione. Lacrime di gioia anche da Ripamonti (Lega Nord): "Non vi rendete conto di ciò che abbiamo fatto oggi tutti insieme". 

I NUMERI - Ilaria Caprioglio vince col 52,85% dei voti: 12.482 preferenze contro le 11.138 ottenute da Cristina Battaglia, ferma al 47,15%. L'affluenza si è rivelata piuttosto bassa in questo secondo turno: solo 49,61%, un calo di oltre 12 punti percentuali rispetto al primo turno, archiviato al 61,9%. Il dato ufficiale che ha consacrato la vittoria di Caprioglio è arrivato poco dopo l'una, ma voci ufficiose la incoronavano con almeno un'ora d'anticipo. Cristina Battaglia al primo turno aveva raccolto il 31,78% di consensi, Ilaria Caprioglio il 26,61%. Un ribaltone inatteso, su cui potrebbero aver pesato i voti trasferiti da persone che al primo turno avevano scelto altri partiti.

CHI E' ILARIA CAPRIOGLIO: LA SCHEDA

IL DATO POLITICO - Quella di Savona è una sconfitta del Pd di Renzi, che precipita in città strategiche come Roma e Torino consegnando una vittoria schiacciante al Movimento Cinque Stelle. Conferme, invece, per il centrodestra ligure, che sulla scia del 'modello Toti' si presenta unito a differenza di altre realtà e strappa un risultato insperato al secondo turno. "Un risultato inatteso, Renzi ha perso. Il Pd dovrà fare una profonda riflessione", è il commento di Mario Paternostro. Intanto Livio Di Tullio, ex vicesindaco e sconfitto alle primarie, ha rassegnato le sue dimissioni dal partito. 


LE PRIME PAROLE DI ILARIA CAPRIOGLIO

"Sindaco o sindaca? A me piacerebbe essere chiamata Ilaria, i savonesi desiderano un cambiamento che forse ho interpretato meglio di tanti altri. Da domani ci rimbocchiamo le maniche e ci mettiamo al lavoro. Noi abbiamo puntato sul desiderio di ascoltare le persone, di essere al servizio dei cittadini e con i cittadini. Io sono savonese come coloro che hanno creduto in me. Li ringrazio e chiedo ancora aiuto a loro. Il fatto che si deciderà insieme non me lo rimangio, lo faremo sicuramente. I miei primi giorni? Grande impegno, formeremo una squadra e lavoreremo con la testa e con il cuore".

Si aspettava di vincere? "Io quando mi metto in gioco ci credo fino in fondo. Non ho mai ascoltato sondaggi e rumors, sono andata avanti con passione. Aspettavo questo risultato ed è arrivato. Ho visto che abbiamo rimontato. Credo che parte dell'elettorato a Cinque Stelle abbia creduto nella nostra proposta di trasparenza. Questa serata è qualcosa di magico. All'inizio della campagna, quando tutti mi dicevano perché ho accettato, ho accettato Steve Jobs: ci vuole un pizzico di follia. Abbiamo dimostrato che lavorando in sinergia con la Regione si possono fare grandi cose". Cristina Battaglia? "Ci siamo sentite, mi ha augurato buon lavoro e mi ha detto che collaboreremo in Consiglio". La Giunta? "Da domani ci mettiamo al lavoro".

La campagna elettorale? "Mi ha arricchito molto a livello umano. Mi sono trovata in situazioni difficili in cui dovevo pensare e mettermi al lavoro. In queste due settimane ho visto in maniera sempre più grande l'affetto delle persone. Mi ha fatto capire che c'era grande voglia di cambiamento. 


LA REAZIONE DI CRISTINA BATTAGLIA

Parla Cristina Battaglia, la candidata sconfitta: "Ho avuto tanto supporto, ma soprattutto tanta dolcezza, tanto affetto. Dire grazie è troppo poco. Perché ho perso? Il segnale di cambiamento che ho voluto dare non è stato sufficiente, tutti erano contro di noi, non sono stata capace di spiegare il progetto. C'è anche un dato nazionale che evidenzia un alleanza tra Cinque Stelle e centrodestra contro il Pd. Ora vedremo il dato più dettagliato sui quartieri. Noi abbiamo guadagnato un certo numero di voti, ma non sono stati sufficienti. Non mi rimprovero nulla, abbiamo dato tutti il massimo. Il mio futuro? Tornerò al mio lavoro, per fare ciò che facevo prima".


LE ALTRE REAZIONI

Gioisce il presidente della Regione Giovanni Toti, artefice del modello unitario applicato anche a Savona: "Non so se è il modello Toti, sicuramente è un modello di buona politica. Ha vinto un candidato donna, con una coalizione larga come quella che governa la regione, con un programma di innovazione che ha convinto anche chi non ha votato al primo turno. Il vento è cambiato in Liguria, i cittadini hanno deciso come cambiare passo, ee l'hanno fatto anche in una città difficile come Savona. Confronto tra due donne? Anche questo è un segno di cambiamento in Liguria. Ora bisogna esprimere un buon governo, ci daremo tutti da fare per questo". Genova? "Spero che il capoluogo si inserisca in questo cambiamento. Spero che tutta la Liguria abbia ben compreso il messaggio". 

"Savona è una città rossa, di sinistra, governata pessimamente in questi anni. Noi abbiamo costruito un'alternativa. Il progetto politico è il più semplice del mondo: il centrodestra unito vince. Io, se fossi nel Pd e fossi genovese, comincerei a dormire sonni un po' agitati. Avevamo già ottenuto un buon dato, abbiamo superato i Cinque Stelle. Ilaria ha preso più voti di quelli che ha preso al primo turno", è il commento del consigliere regionale Angelo Vaccarezza (Forza Italia)

L'assessore regionale Marco Scajola:
"Questo è il centrodestra che unisce, lo abbiamo già potuto constatare con le Regionali. Una candidatura giovane e fresca come Ilaria Caprioglio ha convinto i cittadini. Hanno votato per noi anche le persone che non sono del centrodestra".

Lorena Rambaudi, ex assessore regionale del Pd
: "Il sistema delle primarie lascia sempre morti e feriti. È difficile impostare una campagna elettorale dietro l'altra. Credo che ci sia stata una coalizione contro il Pd, che aveva una candidatura giusta, ma non ci sono state le condizioni politiche generali. Sono stati anni di cambiamenti e riforme, è difficile governare in questa fase. Abbiamo riscontrato un disagio che si è trasformato in un risultato non soddisfacente per la sinistra savonese.

Barbara Pasquali, segretario cittadino del Pd: "Dobbiamo fare un mea culpa, tra le ipotesi sul piatto ci sono anche le dimissioni. Però non vedo perché tirare in ballo le primarie. Le ha vinte Cristina Battaglia, le abbiamo superate, per me il discorso finisce lì".

Alessandro Berta, direttore dell'Unione Industriali Savona: "È il secondo avvertimento per il Pd regionale. Ci sono spaccature che si sono verificate anche a Savona. Devono capire gli errori e analizzarli anche rispetto a Genova". 


I RISULTATI IN ITALIA

Nelle grandi città al ballottaggio il risultato più clamoroso è quella di Virginia Raggi, la pentastellata che stravince a Roma con più del 67% e sbaraglia il concorrente Giacchetti (Pd). Cinque Stelle al governo anche a Torino, dove il sindaco uscente Fassino incassa il 54% di Chiara Appendino. A Milano, invece, il Pd la spunta con Sala che ottiene il 51% contro il candidato del centrodestra Parisi. A Napoli e Bologna riconfermati De Magistris (66%) e Merola (54%).