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"Se cresce il senso della non appartenza il Paese si sfalda"
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L'astensionismo è "un dato pessimo", che "ci deve preoccupare". E' un segnale "gravissimo perché indica disgregazione sociale". Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei commenta, a pochi giorni dal voto, il risultato delle elezioni amministrative. L'astensionismo, ha affermato il porporato, è "l'indice che la gente si sente sempre meno partecipe e questo è un dato pessimo, un indicatore che ci deve preoccupare, ci deve fare riflettere".

Per il porporato, "se cresce il senso della non appartenenza a una città, a un Paese, a un territorio, a una nazione o alla politica in senso ampio, vuol dire che è un Paese che si sfalda per cui sempre di più la gente si ritira in sé stessa, nelle proprie isolette di sicurezza, affettività, benessere per quanto possibile, si trincera, si ritira sempre di più. Questo - ha concluso - vuol dire sfaldare un tessuto sociale che è la base di uno Stato".