Il giudice monocratico Giuseppe Dagnino ha assolto perché il fatto non sussiste due dirigenti della società Autostrade accusati di concorso in omicidio colposo per la morte di Luca Ferreccio e Simone Picasso, due calciatori della Pro Recco morti il 13 aprile 2013 nell'auto guidata dal compagno di squadra Alessio Bozzo finita contro un guard-rail doppio a margine della galleria Quezzi sull'A12. I dirigenti sono Riccardo Rigacci e Donato Maselli, il primo nella sua qualità di direttore e il secondo di responsabile di esercizio della Direzione 1° tronco Genova della società Autostrade. Secondo l'accusa i due avrebbero omesso di far togliere il tratto di guard-rail che era stato messo a protezione di una colonnina dell'sos (già rimossa in precedenza) costituendo un ostacolo. Nell'incidente Bozzo, rimasto ferito in modo non grave e risultato positivo al test alcolemico, aveva patteggiato 10 mesi con la condizionale.
I difensori degli imputati sono Guido Colella di Genova e Paolo Appella di Roma. "Il giudice - ha commentato Colella - ha assolto i due dirigenti perché il fatto non sussiste anche in relazione alle conclusioni del perito nominato dal giudice Marco Ambrogiani, che ha escluso categoricamente il nesso di causalità tra l'evento mortale e il posizionamento del guard-rail".
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