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Il sanremese e il valdese tra i 23 convocati per la Nazionale
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La Liguria fugge da Genova, almeno nel calcio: vira a destra, nel senso di Levante ovvero Virtus Entella e Spezia, per quanto riguarda i cicli storici delle società professionistiche. I club di Gozzi e Volpi, infatti, sono in ascesa strutturale rispetto alle società del capoluogo, gravate da malumori, debiti, contestazioni e impresentabilità: fino a pochi anni fa biancocelesti e aquilotti faticavano nelle categorie minori, oggi si candidano credibilmente all'élite.

Va invece decisamente a sinistra, s'intende a Ponente, la Nazionale di Conte, che non prende in considerazione giocatori del presente rossoblucerchiato, chiamando invece due Stefano, entrambi peraltro ex genoani, in arrivo dalla costa occidentale: El Shaarawy da Vado Ligure, Sturaro da Sanremo. Tutto sommato, sia l'attaccante che il mediano nei natali sono più vicini di qualsiasi genovese alla Francia, sede dell'imminente campionato europeo.

Al termine della rassegna, la Nazionale attingerà di nuovo a Ponente, ma stavolta nel capoluogo: viene infatti da Cornigliano Giampiero Ventura, due volte allenatore alla Sampdoria prima nel 1977 (da secondo) e poi nel 1999, il tecnico che la Figc ha scelto per il dopo-Conte. Afflitto da molteplici problemi che spaziano dal crollo occupazionale alla crisi dei migranti, il Ponente si prende una rivincita simbolica, rappresentando in esclusiva la nostra regione al torneo continentale di calcio. Si tratta di una rivalsa che in assoluto non controbilancia i fattori di preoccupazione, ma ogni segno di vitalità non va sottovalutato, specie se contribuisce a infrangere il luogo comune di una Liguria assai avara di calciatori di talento.

Certo, i teorici del bicchiere mezzo vuoto potranno pure sottolineare l'incapacità del Genoa di trattenere sia Sturaro che El Shaarawy, così come la fretta di Ferrero nel liberarsi di Eder ha privato di un rappresentante all'Europeo quella Sampdoria che due anni fa, proprio durante la fase di transizione da Garrone a Viperetta, aveva mandato ben due giocatori (Romero e Mustafi) alla finale del Mondiale. Ma questi sono problemi della Lanterna sempre più fioca, non di una regione che resiste dove meno te l'aspetteresti. 

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